Calluna vulgaris (Brugo)

Calluna vulgaris (Brugo)

La Calluna vulgaris, chiamata anche brugo, è una pianta erbacea arbustiva sempreverde, alta e larga 40 cm, a crescita lenta; foglie aghiformi, verde intenso; fiori piccoli, numerosissimi, bianchi, rosa, rossi, in agosto-novembre. Sono le tipiche piante che inaugurano al meglio la stagione autunnale e si prestano perfettamente alla creazione di vasi e ciotole con altre piante stagionali.

La pianta è diffusa in Europa, anche in Italia; nelle zone collinari fiorisce in autunno. È una tipica componente della brughiera, ambiente vegetale tipico nei terreni con pH acido.

FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣

Rimane bella a lungo e in zone con estate fresca può rifiorire l’anno dopo, anche se in genere viene trattata come pianta stagionale. Dopo l’acquisto è importante rinvasare al più presto in un vaso, oppure in cassette e ciotole, anche con altre piante. Utilizzare un terriccio per piante acidofile (per azalee), indispensabile per le sue esigenze vitali. Non usare mai del terriccio proveniente da altre coltivazioni. Un contenitore profondo aiuta a conservare umidità alle radici. Vive bene anche in ciotole larghe e profonde.

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣

Bastano poche attenzioni: innaffiare quando il terriccio si asciuga e concimare ogni 10-12 giorni. Chiede pochissime attenzioni: la durata della pianta è legata più alle condizioni ambientali che alle necessità di manutenzione. La calluna ha poche esigenze di manutenzione ed è sufficiente tagliare alla base eventuali steli completamente essiccati, che comunque mantengono un aspetto decorativo per lungo tempo. La potatura non è necessaria: sufficiente una pulizia delle piante a fine inverno, se sono ancora vitali. Richiede annaffiature moderate, al solo scopo di inumidire il terriccio che non deve mai essere del tutto asciutto. L’acqua deve essere a temperatura ambiente (mai troppo fredda). Svuotate il sottovaso dall’acqua non assorbita dopo 15 minuti.
L’acqua deve essere piovana o comunque priva di calcare: quella della rete idrica va lasciata per una notte nell’innaffiatoio.
La calluna ha un fabbisogno nutritivo moderato; va concimata ogni 10-12 giorni in autunno, diradando poi fino a sospendere in inverno. Mai eccedere con la dose di concime: meglio poco che troppo. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣

Pianta molto decorativa in autunno, ideale anche in balcone e in gruppi misti con altre piante. Le varietà di calluna hanno sfumature dal bianco, al rosa fino al porpora; esistono anche tonalità sul bronzo e color crema. I colori accesi, il giallo e il blu sono frutto di una colorazione artificiale. Le piante sono di piccola dimensione, in genere non più alte fino a 40 cm e larghe altrettanto, ideali per vasi, ciotole e cassette. La forma e i colori della calluna sono perfettamente in linea con uno stile country che ben si adatta a sottolineare le atmosfere di fine estate e autunno.

Ambiente:

Richiede un livello di luminosità elevato, sole in autunno e inverno. Le piante acquistate in settembre vanno tenute un ombra finché fa ancora caldo. Richiede temperature fresche, sotto i 18-20 °C, e non teme il gelo. In casa ha vita breve; il suo ambiente ideale è in balcone o in giardino al riparo dal vento che asciuga il terriccio troppo rapidamente.

Abbinamenti:

La calluna è un ingrediente ideale per le composizioni in vaso. Abbinatela ad altre piante stagionali autunnali come aster, cavoli ornamentali, abelia, piccole conifere, viole del pensiero e ciclamini.

Problemi e rimedi:

  • I fiori tendono a seccare: aridità del terreno e troppo calore o esposizione eccessiva al sole. Spostare in ombra e creare maggiore umidità.
  • In primavera la pianta ha rametti verdi che nascono da steli apparentemente secchi: fenomeno normale sulle piante che hanno superato l’inverno. Ripulite la chioma e spostate l’esemplare in posizione ombreggiata e luminosa, concimate e non fate mancare umidità atmosferica con spruzzature frequenti; innaffiate con acqua piovana se possibile.

Curiosità:

  • Il nome Calluna è derivato dal termine greco Kallos (bello, bellezza). Negli USA è utilizzato anche come nome proprio (Callunah).
  • Nel solo Regno Unito sono presenti oltre 400 cultivar (varietà orticole) della calluna. In natura ha un ruolo importante anche per sfamare mammiferi quali cervi, daini, pecore e capre nella stagione fredda.
  • Nel linguaggio dei fiori esprime il desiderio di proteggere; in Scozia è considerata un amuleto portafortuna.

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