Il gatto di razza Blu di Russia

Il gatto di razza Blu di Russia

Il gatto di razza Blu di Russia è un vero “nobile” (così come il gatto persiano). La storia si perde a ritroso nel tempo e va di pari passo con quella leggendaria degli zar, dai quali erano apprezzati condividendo la vita di corte. Soprattutto amati dalla zarina Elisabetta , dallo zar Pietro I e dallo zar Nicola I con i figli del quale, in apposite cucce a baldacchino, dormivano i nobili gatti.

Alcuni soggetti di gatto di razza blu di Russia, furono introdotti in Europa nel 1860 attraverso la Gran Bretagna dove avevano partecipato a mostre di bellezza riscuotendo un enorme successo. Negli anni delle prime esposizioni feline il gatto Blu di Russia assume anche nomi diversi come Spagnolo Blu, Arcangelo o Maltese, anche in relazione al fatto che fino ai primi del ‘900 tutti i gatti a pelo corto blu erano giudicati insieme e, eccezion fatta per il British Blu che stravinceva da padrone, tutte le altre razze erano considerate in secondo piano. Bisogna aspettare il 1912 per vedere ufficializzato lo standard del gatto Blu di Russia e conseguentemente ottenere la sua popolarità e diffusione. Rischiò estinguersi negli anni della Seconda Guerra Mondiale, non fosse stato per l’ interessamento e la salvaguardia da parte di una allevatrice inglese: Mary Rochford, che insanguò il gatto Blu di Russia anche con Certosini, British Blu e Siamesi Blu Point onde aumentarne il patrimonio genetico. Nel 1966 venne fondato il primo club di razza, il “Russian Blue Cat Club”.

Di nobili origini il gatto Blu di Russia è appunto un gatto raffinato, intelligente ed attivo, sempre molto affettuoso nei confronti del suo amico uomo. E’ anche un felino pacato ed abitudinario, che miagola raramente e comunque con un sottile filo di voce.

Ha una corporatura di taglia media, con fisico snello ed allungato, zampe leggiadre e affusolate con coda lunga e sottile. La testa di questo gatto ha forma triangolare, gli occhi sono grandi e rotondi di colore verde smeraldo di forte contrasto col mantello di tinta grigio blu chiaro e lucente. La pelliccia è costituita da peli fini, setosi e densi, molto morbidi e piacevoli al tatto. Il solo colore accettato è appunto il blu.

Dott. Marco Gentile, Medico Veterinario, Albo 1622 Torino