Garofano

Garofano

Il Garofano (Dianthus caryophyllus) è una pianta perenne erbacea di altezza fino agli 80 cm. Le foglie sono di colore grigio-verde tendente al verde-blu, sottili e fino a 15 cm di lunghezza. I fiori sono singoli o raggruppati fino a cinque insieme in una inflorescenza, hanno un diametro di 3–5 cm e sono dolcemente profumati. Dianthus barbatus e Dianthus deltoides sono spontanei in Italia, insieme ad altre specie prevalentemente alpine; il garofano cinese (Dianthus chinensis) è di origine asiatica.

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FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣
Pianta facile sia nelle varietà annuali da vaso ( da coltivare in cassetta lunga circa 40 cm e profonda 25 cm) che in quelle perenni (Dianthus barbatus).
Dopo l’acquisto il garofanino va rinvasato in un contenitore ben più grande del precedente oppure in aiuole e bordure; lo sviluppo delle radici è rapido e vigoroso.
Utilizzare un terriccio per gerani o un terriccio universale di alta qualità.
Non va coltivato in terriccio con pH acido: vuole un substrato con pH basico (calcareo).
Il grazioso garofanino dei poeti (Dianthus barbatus) è perenne, ossia dura per diversi anni, entrando in riposo nel tardo autunno, quando il fogliame ingiallisce e secca, per rinascere in primavera e fiorire a inizio estate. Dopo un paio d’anni, a fine inverno potete estrarre la zolla di radici dal terreno, dividerla e ripiantarla per ottenere così nuovi esemplari giovani e robusti. Vive anche in vasi profondi.

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣
Richiede poco impegno per innaffiare, concimare e togliere i boccioli appassiti.
I fiori appassiti si tolgono man mano per favorire l’apertura di nuovi boccioli; le foglie che seccano vanno recise tagliando il fusto alla base.
Quando la prima fioritura è terminata, pulire le piante dalle parti secche per favorire la ripresa vegetativa e una seconda fioritura.
Richiede annaffiature moderate, evitando con cura i ristagni d’acqua; uno strato di ciottoli o argilla sul fondo delle buche o dei contenitori è indispensabile. Svuotare il sottovaso dall’eccesso di acqua non assorbita entro mezz’ora dall’innaffiatura. Temono anche l’eccesso di umidità ambientale che favorisce l’insorgenza di malattie come la ruggine e l’oidio o mal bianco.
I garofanini richiedono concime nel periodo della fioritura, è sufficiente concimare ogni 15-20 giorni. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣
Molto decorativa per la bella fioritura; le varietà con fiori profumati rilasciano nell’aria una fragranza squisita e persistente. I garofanini sono piante generose che si lasciano incrociare e ibridare: ecco perché oggi è disponibile una vasta gamma di colori in tutte le declinazioni del bianco, giallo, arancio, rosa, fucsia, lilla, viola e rosso, anche screziati o con fiori dal bordo colorato (o bianco su petali colorati). Non esiste il colore azzurro o blu. Esistono varietà basse e altre di taglia più alta, utilizzate prevalentemente per bordure in giardino. Per la coltivazione in vaso in genere si utilizzano varietà non più alte di 40-50 cm, che formano una massa compatta.
Raccolti in giardino o balcone, oppure acquistati (l’Italia vanta una produzione di altissima qualità, nei vivai liguri e toscani), il garofanino si presta bene come fiore reciso. Gli steli vanno raccolti alla mattina presto, accorciandoli ulteriormente quando sono immersi nell’acqua per migliorare la durata.

Ambiente:
I garofanini con steli bassi formano piacevoli “cuscini” di fiori variopinti e a volte profumati, in ciotole e cassette. I garofanini amano il sole, senza il quale non fioriscono, ma in piena estate è preferibile una posizione con sole alla mattina e ombra nelle ore più calde.
Non temono il freddo ma l’eccesso di caldo; tollerano bene la brezza salmastra e lo smog urbano.
Consigliabile, sia in balcone che in giardino, una posizione ventilata e ariosa.

Abbinamenti:
Con altre piante da aiuola, se c’è spazio; altrimenti meglio preferire varietà in colori diversi ma dello stesso tipo.

 

Problemi e rimedi:

  • Foglie, calice del fiore e petali rosicchiati: nottue. Utilizzare un insetticida ai primi segnali.
  • Chiazze biancastre sulle foglie: oidio (mal bianco). Utilizzare un fungicida a base di zolfo, creare migliore aerazione per ridurre il ristagno di umidità.
  • Dopo la prima fioritura, non ci sono più boccioli: per alcune varietà è normale; provare ad aiutare la pianta con concimazioni regolari e con una buona esposizione al sole.

Curiosità: 

  • Il nome scientifico, scelto dal botanico greco Teofrasto, significa “omaggio a Giove”; il termine “garofano” ha origine greca o latina di significato ancora incerto.
  • Fiore oggi prodotto e venduto in tutti i Paesi, è particolarmente amato in Giappone dove viene considerato un augurio di buona guarigione.
  • Nel linguaggio dei fiori è considerato messaggero della promessa di fedeltà in amore e nell’amicizia.
  • La spezia chiamata “chiodi di garofano” non proviene dai garofani: si tratta invece dei boccioli essiccati di una pianta dell’Asia tropicale, Eugenia caryophyllata.