Asma, raffreddore e acariasi nel pappagallo

Asma, raffreddore e acariasi nel pappagallo

Acariasi respiratoria, asma e raffreddore del pappagallo:

Con acariasi respiratoria intendiamo l’ infestazione da parte di piccolissimi acari delle prime vie aeree dei pappagalli. Gli acari si annidano sulla mucosa della gola scatenando una massiccia infiammazione della faringe, della laringe e della trachea.

I nostri uccelli da compagnia incominceranno a muoversi poco, a presentare il piumaggio della livrea arruffato, a diminuire l’ appetito, cosa che provocherà nell’ arco di un paio di settimane un vistoso deperimento.

Se osserveremo i nostri pappagalli potremo notare respirazione difficoltosa specialmente nella fase di espirazione.

La prevenzione di questa infestazione si attua nebulizzando nella gabbia, sui posatoi e sul fondo della lattiera, un acaricida spray con regolarità e metodicità specialmente nei periodi dell’ anno più critici: il momento dell’ accensione dei termosifoni in appartamento e l’ inizio dell’ estate. Infatti l’ aumento della temperatura di alcuni gradi favorisce uno sviluppo esponenziale degli acari che, se in piccolo numero possono essere tenuti a bada, quando eccedono e sfuggono al controllo fanno insorgere patologie clinicamente gravi. Per la terapia delle infezioni batteriche secondarie serve talora impiegare gli antibiotici.

Nel caso dell’ asma le principali e più comuni cause possono essere anche semplici e banali ma proprio per il grave risvolto che possono avere non vanno mai sottovalutate.

L’ eccesso di umidità come ad  esempio quando si sistemano le gabbie nei bagni dell’ appartamento; le correnti d’ aria presenti davanti alle finestre od alle porte che danno sui balconi, l’ aria eccessivamente secca e gli sbalzi di temperatura dovuti ai caloriferi troppo vicini alle gabbie, sono le cause più frequenti dell’ insorgenza dell’ asma.

Anche le spore delle muffe e dei funghi presenti sul cibo mal conservato possono irritare le mucose e gli alveoli polmonari scatenando le crisi di asma. Questa patologia predispone inoltre alle infezioni batteriche secondarie, con inevitabile aggravamento.

Il catarro respiratorio, tipico del raffreddore, si manifesta con respirazione difficoltosa, piumaggio arruffato, e colio di catarro più o meno denso dalle narici nonchè dal becco che verrà tenuto semiaperto per cercare di respirare.

La prevenzione migliore si attua facendo vivere i nostri pappagalli in ambienti a temperature adeguate, senza correnti d’ aria, e curando l’ alimentazione affinchè sia sempre opportuna, sana ed integrata di sali minerali e vitamine.

Dott. Marco Gentile, Medico Veterinario, Albo 1622 Torino