L’amazzone a fronte azzurra del Brasile

L’amazzone a fronte azzurra del Brasile

L’Amazona aestiva aestiva, comunemente chiamata amazzone a fronte azzurra del Brasile, vive in natura in tutti gli ambienti tropicali-equatoriali purchè sia garantita una certa ricchezza di acqua. Non disdegna affatto gli areali antropizzati o le coltivazioni di mais del quale peraltro è ghiottissima.

Essa è originaria del Brasile, ha un carattere estremamente docile con ottima predisposizione all’adattamento. Apprende facilmente e rapidamente le parole umane e rappresenta quindi uno dei più abili pappagalli parlatori reperibili con facilità in commercio.

L’amazzone dalla fronte azzurra è molto curiosa e questo aspetto le permette di socializzare agevolmente anche con persone mai viste prima. Il suo interesse è stimolato dal gioco ed è in grado di compiere veri e propri esercizi di destrezza ginnica!

Dal punto di vista fisico è un uccello dal corpo compatto e robusto di circa 35-40 cm, con livrea per lo più uniformemente verde sulla quale spiccano qua e là alcune piume e penne giallo ocra. La zona che circonda gli occhi è gialla e le piume sulla testolina, come recita il nome di questa specie, sono blu-azzurre. Gli occhi vivaci e sempre in attento movimento hanno l’iride scura cerchiata di pigmento arancione. Le zampe hanno cute bruna e l’assai robusto becco è di colore grigio scuro.

In Brasile, nel suo habitat originale, l’amazzone dalla fronte azzurra costruisce il proprio nido nel cavo di un grande albero e tende a riutilizzarlo per diversi anni e covate successive. In esso questi pappagalli depongono da 2 a 5 uova una volta sola all’anno, e le covano per circa 25 giorni. Alla schiusa spesso nascono 4-5 pulli (nome dei pulcini di pappagallo) che rimangono nel nido per almeno due mesi. Solo dopo altre 8 settimane e quindi verso i quattro mesi di età i novelli pappagallini sono indipendenti e svezzati.

Anche in cattività e quindi presso gli allevamenti questo socievole e brillante pappagallo si riproduce con discreta facilità, purchè si disponga di voliere spaziose e si riservino lui le cure appropriate e la corretta alimentazione, la cui base è rappresentata da sementi e frutta varia, sana, lavata ed asciugata.

È un pappagallo inserito nell’Appendice II della Convenzione di Washington per la tutela degli uccelli in pericolo di estinzione.

 

Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino