La vite e le varietà d’uva

La vite e le varietà d’uva

La vite (Vitis vinifera), appartenente alla famiglia delle Vitacee, fa parte della storia dell’uomo: la sua coltivazione si perde infatti nella notte dei tempi. Si distinguono due tipi principali di vitigni, quelli per uva da vino e quelli per uva da tavola e da essiccazione, ferma restando l’esistenza di numerosi vitigni cosiddetti “a duplice attitudine”. In Italia sono più di 300 le varietà di uve da vino. Il fusto della pianta di vite ha aspetto contorto. Le ramificazioni sono chiamate germogli o pampini quando sono erbacee, tralci quando diventano lignificate. I fiori sono riuniti a formare un’infiorescenza; il numero dei fiori per grappolo è molto variabile (fino a 100).

Ambiente
La vite presenta una vasta adattabilità al clima: il fattore limitante è dato dal numero di ore di sole che la pianta riceve, che deve essere elevato per ottenere un raccolto sufficientemente dolce. Subisce danni a -15 °C in inverno (a -20 °C le viti americane, più resistenti al freddo).

Terreno
C’è una vite per ogni tipo di terreno: ciò significa che ogni tipo di suolo può andar bene per la coltivazione, a patto di scegliere una vite adatta a quel tipo di terreno, anche grazie al portainnesto. È consigliabile cercare le varietà più diffuse nella propria zona: saranno quelle che daranno i migliori risultati a fronte di poche cure. Non facile coltivare una vite in vaso: le dimensioni devono essere almeno di 80 x 80 x 50 cm, dove la pianta potrà rimanere circa 10 anni. Conviene scegliere varietà di uva da tavola.

Portainnesti
I principali portainnesti sono stati ottenuti incrociando tra di loro, o con vite europea, Vitis berlandieri, Vitis riparia e Vitis rupestris.?È disponibile una casistica molto vasta di portainnesti, a seconda di ogni caratteristica del terreno. Inoltre non tutti i vitigni si possono innestare su tutti i portainnesti esistenti. In garden center si trovano piante già pronte e innestate.

Impianto
Le buche d’impianto in giardino vanno preparate in autunno o a fine inverno. L’impianto si effettua in primavera, con un ottimo drenaggio sul fondo della buca che, per ogni barbatella (così si chiama un giovane esemplare di vite) deve misurare 40 x 40 x 40 cm. La distanza tra le piante e tra le file dipende dalle modalità d’allevamento, ma non deve mai essere inferiore a 2 m.

Acqua
L’irrigazione è necessaria nel primo anno dopo l’impianto, anche in autunno se non piove a sufficienza. In seguito la vita non necessita di acqua che, anzi, può penalizzare il sapore dei frutti. In vaso, invece, le irrigazioni devono essere regolari in quanto le radici non possono spingersi in profondità come avviene in piena terra.

Concime
In autunno si effettua la concimazione organica a base di letame maturo o stallatico in polvere o pellet. Le piante in vaso richiedono concime una volta al mese da aprile a luglio.

Forma di allevamento
Le modalità di allevamento della vite per consumo familiare, se da uva da tavola consistono principalmente nella forma a spalliera o a pergolato.

Potatura
La potatura è indispensabile, a fine inverno. Di solito i fiori appaiono su rami nati dai tralci dell’anno precedente, e le gemme migliori sono quelle che si trovano verso la metà del tralcio. Indicativamente, se il tralcio ha già rametti pendenti, questi vanno potati a livello della seconda o terza gemma; se invece non ha rametti, si può arrivare a lasciare sette-otto gemme. Molto cambia, comunque, in relazione alla varietà e alla forma di allevamento.

Innesti
La vite si innesta a spacco in marzo-aprile, a occhio a gemma vegetante in aprile, oppure fra metà agosto e fine settembre a gemma dormiente.

Varietà

alphonse lavalleeAlphonse Lavallée

Ottenuto in Francia nella seconda metà dell’Ottocento.
Varietà da tavola di buona vigoria e produzione.
Grappolo di media grandezza compatto a volte alato; acino grosso, regolare, di colore blu intenso, con buccia pruinosa di media consistenza, polpa carnosa, succosa e di sapore dolce.
I frutti maturano da fine settembre.

vite cardinalCardinal

Introdotta in Europa dopo la II guerra mondiale; è una delle migliori precoci rosse da tavola, molto apprezzata per l’aspetto e il sapore dei suoi frutti.
Grappoli allungati con acini di uguale grossezza, di forma rotonda, di colore rosso bluastro.
Polpa croccante, assai dolce e saporita, con lieve gusto di moscato.
I frutti maturano dai primi di settembre.

uva fragola neraFragola Nera

Adatta per essere piantata vicino alle abitazioni per formare pergolati, non occorrono particolari trattamenti.
Vitigno di buona vigoria e discreta produzione. Foglia di grandezza media, grappolo mediamente grosso, un po’ spargolo, alato. Acino di grandezza medio-piccola, polpa carnosa croccante, dal sapore dolce di fragola.
Utilizzato prevalentemente per il consumo fresco. I frutti maturano da fine settembre.

uva fragola biancaFragola Bianca

Vitigno di buona vigoria e discreta produzione. Foglia di grandezza media, grappolo mediamente grosso, un pò spargolo, alato.
Acino di grandezza medio-piccola, polpa carnosa croccante, dal sapore dolce di fragola.
Utilizzato prevalentemente per il consumo fresco.
I frutti maturano da fine settembre.

uva moscato amburgoMoscato d’Amburgo

Originario dell’Inghilterra, si è diffuso prima in Francia e più tardi in numerosi paesi viticoli.
La vite moscato d’Amburgo è una varietà che per il gradevolissimo aroma di moscato degli acini, è molto apprezzata e ricercata dai consumatori più esigeni. Abbondante fruttificazione.
I frutti maturano da metà a fine settembre.

pizzutello neroPizzutello Nero

L’origine si ritiene sia araba, forse siriana. Fu introdotto in Europa con le invasioni arabe.
La vite pizzutello nero produce un grappolo mediamente grosso, un po’ spargolo, tozzo a volte allungato.
Acino regolare nella caratteristica forma allungata, leggermente arcuata; buccia pruinosa sottile dal colore violaceo intenso, polpa carnosa, di sapore dolce gradevole.
I frutti maturano da fine settembre.

vite pizzutello biancoPizzutello Bianco

Conosciuto con numerosi sinonimi, quali Pizzutello di Tivoli, Uva cornetta, Damasco.
La vite pizzutello bianco ha una buona vigoria e discreta produzione; peso medio del grappolo inferiore a 300 grammi, con gradazione zuccherina superiore al 16%.
utilizzato solo per il consumo fresco e per mercati locali.
I frutti maturano da fine settembre.

vite regina dei vignetiRegina dei vigneti

La vite regina dei vigneti è una varietà dai frutti di un bel colore giallo ambra.
Polpa con un leggero sapore di moscato.
I frutti maturano dai primi di settembre.

 

vite italiaItalia

Ottenuto nel 1911, è tra i principali vitigni da tavola a livello mondiale.
Il frutto della vite Italia è uno dei più apprezzati da tavola per la bellezza dei suoi grappoli.
Acini grossi di forma quasi ellittica, con buccia pruinosa e di medio spessore.
Polpa croccante, dolce, con un gradevolissimo sapore di moscato.
I frutti maturano da fine settembre.

vite apirene neraApirene Nera senza semi

Il grappolo appare ben conformato e grande.
Gli acini si presentano senza semi o con semi rudimentali; l’epidermide è di colore blu-nero e la polpa è molto croccante e succosa.
E’ una varietà precoce, la raccolta va dalla prima decade di agosto a settembre.

apirene bianca senza semiApirene Bianca senza semi

Uva rossa tardiva. Vitigno caratterizzato da grappoli grossi e pieni; gli acini sono medio-grossi di colore uniforme.
Matura da settembre sino a novembre.
E’ molto gustosa e ha una polpa soda e croccante.