Le rose sono compagne della vita dell’essere umano da sempre e da sempre hanno mostrato un “grande potere”… I reperti di foglie di rose fossili più antichi sono stati rinvenuti in Asia. Nell’antica civiltà egizia le rose erano coltivate per abbellire i giardini e per ottenere vari distillati, come dimostrano i dipinti scoperti nelle piramidi. E già prima di Cristo, i Romani facevano fiorire le rose anche nei mesi invernali mediante rudimentali “serre” riscaldate dalle acque termali.
Oltre al piacere per i 5 sensi, sono di aiuto per la salute. La Rosa canina ha proprietà immunomodulanti: aiuta il sistema immunitario nel suo normale equilibrio e funzionamento, e combatte raffreddori, influenze, tosse e mal di gola. Inoltre, gli estratti di rose vengono utilizzati in erboristeria, cosmesi e profumeria. La “valle delle rose” a Kazanlik in Bulgaria e la valle di Isparta in Turchia sono il regno della rosa bulgara o damascena (Rosa di Damasco), dove viene prodotto il pregiatissimo olio essenziale profumato: una sola goccia di olio puro è l’equivalente di 60 rose.
Anche nei vigneti la rosa fa bene: funge da sentinella e viene definita una “pianta spia” perché manifesta prima della vite l’attacco di parassiti, malattie e addirittura carenze di minerali. Ecco dunque la sua importante funzione che aiuta gli agricoltori ad intervenire sul vigneto prima che la diffusione del problema sia fatale per la vendemmia. Oggi, grazie allo sviluppo delle tecniche agrarie e di allevamento della vite, la funzione della rosa “sentinella” non è più necessaria. Rimane tuttavia una pratica molto diffusa tra gli agricoltori attenti alla difesa delle tradizioni e alla salvaguardia dei naturali cicli biologici della vite.
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