Well-being, il giardinaggio che regala felicità

Well-being, il giardinaggio che regala felicità

Per sentirsi meglio nel corpo e nella mente, ecco una soluzione che non è una dieta, non è una moda alimentare, non è una medicina. Il Well-being è invece, un approccio al benessere individuale a 360 gradi, nel quale i colori della natura, i profumi dei fiori e l’attività di giardinaggio hanno un ruolo fondamentale. Approfittiamo della primavera per colmare i nostri spazi verdi di natura e curarla con passione per vivere meglio.

Primavera, il richiamo della natura
Il primo passo è quello di ascoltare un segnale molto forte, un segnale biologico che affonda le sue radici in un passato biologico ancora del tutto contemporaneo: la primavera è risveglio, è un campanello di richiamo alla vita del nostro corpo e della nostra mente. Ascoltare questo messaggio significa concedere al nostro organismo la possibilità di ritrovare benessere a contatto diretto con la natura. E dunque, prevediamo uscite, escursioni, passeggiate a piedi o in bici in luoghi in cui siano campi, boschi e paesaggi a essere protagonisti ai nostri occhi e nel nostro intimo.
La semplicità delle cose autentiche
Parallelamente, lasciamo che la natura entri nel nostro ritmo quotidiano. Il verde nelle stanze di casa e nel luogo di lavoro, i fiori in terrazzo e in giardino, un piccolo orto: sembrano proposte semplici, senza pretese, e proprio in questo sta il loro valore. Lo racconta bene uno stile di arredamento indoor e outdoor che sta prendendo piede, si chiama wabi-sabi e si riallaccia a una filosofia giapponese che punta sull’autenticità, celebrando i difetti come una parte importante della storia di un oggetto o di una persona per trovare la vera bellezza nelle cose semplici, nell’imperfezione, nelle cose apparentemente incomplete: esattamente come accade nel giardinaggio, che non è mai finito, lascia sempre qualcosa ancora da fare, da migliorare, da cambiare.
Uno spazio verde imperfetto? La spinta a innovare usando la creatività
Prendersi cura del verde ha implicazioni profonde che toccano tutti i nostri sensi. Possiamo non ricordare il nome di un fiore, ma se ne sentiamo il profumo la nostra mente ci riporterà a momenti del passato. Se il nostro spazio verde è imperfetto, sentiremo il desiderio di agire per migliorarlo, seguendo quella spinta all’innovazione che apre la nostra mente alla creatività e alla positiva visione del futuro, in ogni aspetto del vivere. Inoltre, il gardening ci fa muovere i muscoli e ci distrae dallo stress; è un antidoto che molti hanno utilizzato per combattere l’isolamento e la malinconia durante tanti mesi di pandemia e che oggi più che mai parla di pace, di armonia, di tolleranza e solidarietà, basta pensare alla naturalezza con la quale piante radicalmente diverse sanno convivere anche in piccoli spazi sotto i nostri occhi. Ed è importante scegliere piante che ci chiedono poco lavoro regalando tanta bellezza. Ce ne sono molte, eccone 5 facili e curiose:

  • Il Newbiscus, una varietà di ibisco XXL con fiori davvero enormi
  • La Gunnera, perenne longeva con foglie gigantesche
  • L’Hymenocallis o “giglio ragno”, una bulbosa ideale anche in vaso con fiori bianchi
  • Il ricino, con splendide foglie rossastre e frutti rossi spinosi in autunno
  • Il banano, ottimo anche in grandi: le grandi foglie creano un look tropicale

Se poi lo spazio verde contiene piante edibili, ecco un altro vantaggio concreto: applicare in modo evidente il nostro desiderio di migliorare l’ambiente riducendo la nostra impronta ecologica. Quale idea insolita:

  • Il peperone giapponese Shishimai, delizioso, ideale da friggere
  • La batata, ossia la patata americana considerata nella top 5 degli alimenti più salutari: molto dolce, utilizzabile bollita, arrosto e per purè
  • La zucca-castagna dalla polpa dolce e scorza tenera, anch’essa commestibile
  • L’anguria mini, grossa come una mela, ideale anche in terrazzo

Il piccolo orto fa parte del progetto wellbeing, per coltivare ortaggi che diventano sapori genuini e creando un contesto in cui la biodiversità è protagonista, e ci regala benessere. 

Meno stress e più piacere

Chi pratica il gardening ha livelli di cortisolo (ormone dello stress) più bassi della media, e più alti di endorfine (ormone del piacere): se siete “giardinomani” lo sapete bene. Se non lo siete, provate subito: i vantaggi sono enormi nel breve termine, il wellbeing emerge subito con chiarezza e vi spingerà anche ad agire su altri fronti: uno stile alimentare sano ed equilibrato, maggiore attività fisica, dare spazio alle proprie passioni e alla cultura, coltivare il valore del benessere sociale della propria comunità in modo concreto e attivo.

Il risultato? Un wellbeing personale durevole, che ci rende empatici, ottimisti e capaci di sentire la natura come un aiuto costante che regala soddisfazione e bellezza.