Acqua, un tesoro da non sprecare

Acqua, un tesoro da non sprecare

Quando la primavera lascia il posto al caldo dell’estate è tempo di fare scelte importanti per ridurre i consumi idrici: usare l’acqua bene (e poca) e ottenere spazi verdi piacevoli che non hanno paura del caldo record

Attualmente più di un miliardo di persone nel mondo non ha accesso ad acqua potabile sicura e si stima che 2,6 miliardi di persone non abbiano la possibilità di assicurarsi un’igiene basilare utilizzando l’acqua corrente pulita nella propria abitazione. Il pianeta è formato al 70% di acqua, ma quella buona e potabile è veramente poca: se riducessimo tutta l’acqua del pianeta in una vasca da bagno, in proporzione l’acqua dolce utilizzabile per bere, cucinare e innaffiare le campagne e i giardini sarebbe meno di un cucchiaio! Questo paragone estremo rende l’idea della fragilità del “sistema acqua” nel nostro mondo.

Dissetare le piante senza sprechi

Innaffiate al mattino presto: la terra si è rinfrescata con la notte, l’acqua evapora lentamente, la terra l’assorbe meglio e c’è meno stress termico per le radici. Bene anche la sera, dal tramonto in poi.

Negli orari in cui fa molto caldo, innaffiare danneggia i vegetali perché si crea l’effetto-lente (se il sole colpisce le gocce su foglie e fiori, provoca delle bruciature) e c’è il rischio di shock termico utilizzando acqua fredda. Inoltre c’è maggior dispendio idrico: l’acqua evapora in fretta. Più la terra è fertile e argillosa e maggiore è la sua ritenzione idrica (si asciugherà più lentamente). Uno strato di pacciamatura (corteccia sminuzzata, lapillo, ciottoli…) sulla superficie del suolo lo mantiene fresco e ne conserva l’umidità, limitando l’evaporazione.

In balcone e giardino preferite pochi grandi vasi profondi, meglio se con il sistema a riserva d’acqua, a tanti piccoli vasi: il consumo di acqua è minore e le piante crescono meglio.

La scelta del sistema di irrigazione è legato alla conoscenza della portata, ossia della quantità d’acqua che attraversa l’impianto in un determinato tempo (quanti litri al minuto). Per misurarla, si può usare un recipiente di cui si conosce la capienza (ad esempio 10 litri) ed un cronometro, misurando quando tempo impiega ad essere riempito con il getto dell’acqua dal rubinetto.

I sistemi a goccia o di microirrigazione hanno le migliori prestazioni di risparmio, fino al 70% rispetto all’innaffiatura e quindi riguardano prima di tutto un vantaggioso risparmio d’acqua, beneficio sia economico che per l’ambiente. Il sistema a goccia permette infatti di focalizzare la gettata direttamente sulla radice, e distribuirla in modo più uniforme. È inoltre più facile controllare l’irrigazione della singola pianta, e gestire particolari necessità, quali l’eventuale somministrazione di fertilizzanti e fitofarmaci.

I terricci a riserva d’acqua, i vasi a riserva d’acqua e la pacciamatura (protezione della superficie del terreno) sono consigliabili per ridurre l’evaporazione di acqua, con minore spesa e migliore resa delle piante. In alternativa sono utili anche le perle d’acqua, a base di cellulosa: mantengono l’umidità per 3-4 settimane.

Quali piante resistono di più alla siccità

Per ridurre i consumi idrici è importante anche la scelta delle piante: eccone alcune che si accontentano di moderati o bassi apporti idrici.

Per scegliere bene le piante è importante avere la consapevolezza delle loro esigenze idriche, che sono ovviamente molto maggiori per le piante in vaso: la stessa specie in piena terra avrà minori esigenze in fatto di frequenza e quantità. Su balconi e terrazzi esposti nelle posizioni soleggiate per molte ore (Sud, Sud-Est e Sud-Ovest) una pianta necessita al giorno di una quantità d’acqua pari a un terzo del volume del vaso. La quantità aumenta in caso di esposizione al vento, che disidrata rapidamente il terriccio soprattutto se il vaso è poroso (terracotta).

Alcune piante, come petunie e gerani, in pieno sole vorrebbero anche due irrigazioni quotidiane, soprattutto se sono in vasi o cassette poco profondi. Nei balconi esposti a Nord e Nord-Est l’esigenza si riduce (ma anche le fioriture). Meglio quindi orientarsi su specie meno esigenti. In balcone e giardino preferite pochi grandi vasi profondi, meglio se con il sistema a riserva d’acqua, a tanti piccoli vasi: il consumo di acqua è minore e le piante crescono meglio.

Tra le migliori, facili e belle troviamo la portulaca, con i suoi fiori brillanti e continui fino all’autunno; la Cycas, molto resistente al caldo, con bellissimo fogliame (da riparare in inverno, teme il gelo); la Gazania, ideale per una lunghissima fioritura anche vicino al mare; il Delosperma con fogliame succulento, perfetto in zone calde e soleggiate; gli oleandri, utili anche come siepe frangivento in giardino e in terrazzo; il Callistemon dai curiosi fiori a spazzola.

Altre piante che richiedono poche irrigazioni dopo il primo anno, nel quale è bene innaffiare generosamente: rosmarino, ibisco di Siria, lagerstroemia, bougainvillea, plumeria (frangipani), grevillea, tutti i cactus e succulente, tutte le palme e molte altre piante da fiore e da fogliame.

Come risparmiare l’acqua in casa

Il risparmio di acqua in casa è possibile e doveroso; è una risorsa troppo delicata per essere sottovalutata.

  • Eliminate le perdite, anche se modeste: un rubinetto che gocciola può disperdere fino a ben 1.000 litri d’acqua all’anno, l’equivalente di una cisterna o di un bel laghetto.
  • Dotate ogni rubinetto degli appositi frangigetti: si riducono i consumi del 20-30%.
  • Installate uno scarico con doppio pulsante: Il maggiore consumo di una casa, incredibile ma vero, è lo sciacquone della toilette: fino al 30% del consumo domestico. Si può installare uno scarico di acqua con doppio pulsante per ottimizzare l’uso in base alle necessità. Se possibile, meglio connetterlo alle acque chiare di scarico o a un serbatoio di raccolta acqua piovana, per usare fonti che non sprecano l’acqua potabile per questo uso.
  • Usate gli elettrodomestici sempre a pieno carico.
  • Preferite la doccia: un bel bagno è rilassante, ma la doccia consuma meno.
  • Limitate il consumo di acqua calda.
  • Lo scaldabagno deve essere più vicino possibile ai rubinetti di uso frequente, e deve avere i tubi ben isolati.
  • Lavate i denti con responsabilità: non lasciate scorrere inutilmente l’acqua dal rubinetto.
  • Riutilizzate l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante.