Piscine: Tipologie di trattamento consigliate a base di cloro

Piscine: Tipologie di trattamento consigliate a base di cloro

Nelle Piscine, la disinfezione attraverso clorazione è il metodo più diffuso perché semplicissimo ed efficace. Il valore del cloro libero deve essere compreso tra 0,6 ppm e 1,5 ppm e uniforme in qualsiasi punto della vasca. I trattamenti a base di cloro sono di diverso tipo, vediamoli insieme.

I trattamenti a base di cloro sono di diverso tipo, vediamoli insieme.

  • Trattamento d’urto o superclonazione: va effettuato all’inizio di ogni stagione e deve ripetersi ogni due settimane per le piscine private. Il trattamento d’urto serve ad eliminare la “cloro resistenza” di alghe e batteri e a ossidare tutti i contaminanti presenti nell’acqua apportati dai bagnanti (saliva, sudore, urina), insetti, precipitazioni atmosferiche. Mantenendo nella piscina un tasso di cloro libero compreso tra 0,6 e 1 ppm si avrà un’acqua ottimale dal punto di vista igienico.
    Dopo aver effettuato il trattamento d’urto occorre attendere almeno un ciclo di filtrazione prima di controllare il livello di cloro libero in vasca. Questo trattamento è essenziale nel periodo estivo quando l’aumento della temperatura favorisce la proliferazione batterica e delle alghe.
    Viene eseguito di solito con cloro a rapido scioglimento.
  • Trattamento di clorazione: è il normale trattamento di manutenzione della piscina. Si esegue utilizzando pasticche di acido tricloroisocianurico da 200g a lento scioglimento in grado di aumentare in modo lento e regolare il tasso di cloro, in modo da ossidare i microorganismi (batteri, funghi, alghe) presenti in piscina. Le pastiglie, ideali per piscine di grandi capacità a struttura metallica o in muratura, possono essere inserite nello skimmer, nei dissolutori a lambimento o in quelli galleggianti dove si sciolgono lentamente mantenendo costante la quantità di cloro nell’acqua. In condizioni normali d’esercizio si deve registrare una concentrazione di cloro libero compreso tra 0,6 e 1,00 ppm. Se tale concentrazione non si raggiunge significa che il numero di pastiglie non è sufficiente. In alternativa alle pasticche si può usare il sodio dicloroisocianurato granulare a rapido scioglimento.
  • Trattamento antialghe: temperature elevate, valori del pH superiori a 7,6 e clorazione insufficiente favoriscono la proliferazione di alghe, alghe nere e batteri che di solito si sviluppano nei punti in cui la circolazione dell’acqua risulta scarsa (bordi, fondo piscina). A inizio stagione e a intervalli di tempo regolari è necessario
    effettuare questo trattamento immettendo il prodotto antialghe nello skimmer o, per piscine a bordo sfioratore, nella vasca di compenso.
  • Trattamento di flocculazione: questo trattamento coadiuva il processo di filtrazione e serve ad eliminare dall’acqua quelle particelle microscopiche che creano intorbidamento. Le molecole del flocculante idratandosi aumentano di volume e si legano tra loro creando dei fiocchi reticolati, che depositandosi nel filtro a sabbia ne aumentano il potere filtrante, consentendo a quest’ultimo di bloccare anche le particelle più piccole. Il trattamento va eseguito ad impianto funzionante immettendo il flocculante F10, opportunamente prediluito, direttamente nello skimmer oppure, per piscine a bordo sfioratore, nella vasca di compenso vicino all’aspirazione.