Storie curiose di piante estive, resistentissime!

Storie curiose di piante estive, resistentissime!

Il caldo mette alla prova molte piante, ma ce ne sono alcune resistentissime: le loro origini tropicali o subtropicali, a volte in zone semidesertiche, le rendono perfette per creare macchie di verde o di colori accesi che ci forniscono sollievo e regalano piacere anche in città. Alcune di esse hanno storie e caratteristiche curiose che vale la pena di conoscere.
Bougainvillea, il fiore di una donna coraggiosa

La storia di questo fiore, simbolo dell’estate mediterranea, è affascinante: nel 1766 il governo francese commissionò all’ammiraglio Louis-Antoine conte di Bougainville, di fare il giro del mondo, trovando nuovi territori per la Francia; sulla nave c’era anche un naturalista, Philibert Commerson, che nei pressi di Rio de Janeiro trovò le prime bouganvillee, dedicate all’ammiraglio. Ma sembra che il merito debba andare invece a Jeanne Baret, governante e amante di Commerson, imbarcata vestita da uomo perché la marina francese proibiva in modo assoluto ed esplicito le donne sulle navi militari. Jeanne era coraggiosa ed esperta, e molto del merito delle scoperte botaniche e naturalistiche di quel viaggio va a lei. Lei e Commerson lasciarono la spedizione a Mauritius, dove il compagno morì nel 1773. Baret tornò in Francia, dove il governo le diede una pensione, riconoscendone il lavoro svolto. È la prima donna nota ad aver circumnavigato il globo.

  • Coltivare la bougainvillea è facile, ha bisogno di tanto caldo e tanto sole. Al Nord occorre trasferirla in serra o veranda da novembre a marzo. Cresce anche in vaso grande e profondo, dove occorre irrigare generosamente; in piena terra le piante adulte resistono discretamente alla siccità, se non troppo prolungata.

Zinnia, un fiore “vintage” nello spazio con Astrosamantha
Immancabile negli orti e nei giardini in passato, oggi questo fiore messicano è un po’ dimenticato. Recentemente, per la sua facilità di crescita, è stato protagonista di una coltivazione molto speciale… è infatti cresciuto a bordo della stazione spaziale ISS, dove lavora per sei mesi la nostra astronauta Samantha Cristoforetti. La ISS, visibile anche dalla terra a occhio nudo per le sue grandi dimensioni, ha un reparto scientifico in cui viene testata la crescita di ortaggi e fiori tra cui anche la zinnia, bellezza messicana amata dagli Aztechi. Prende il nome da Johann Gottfried Zinn, professore di botanica tedesco che scoprì questa specie e la portò in Europa a inizio ‘700. La facilità di ibridazione ha creato innumerevoli tipi di zinnia in tanti colori dal bianco al rosso cupo, rosa, giallo, con fiori semplici o doppi, anche a petali striati.

  • Coltivare la zinnia richiede molto sole e irrigazioni regolari; ottima ai bordi dell’orto perché attira api e farfalle. Vive anche in vaso, dove concimazioni e irrigazioni devono essere generose.

Dalia, alla ricerca del fiore blu
Il nome scientifico Dahlia ricorda quello del naturalista svedese Andreas Dahl, allievo di Linneo, che la studiò in particolar modo. Viene dal Messico, dove gli Aztechi si cibavano del tubero; le prime giunsero in Europa intorno alla fine del Settecento. I bei fiori di questa pianta, dalle tinte così accese e solari, vennero chiamati per qualche tempo “giorgine” in onore del botanico russo Georgi; solo più tardi si passò alla denominazione ufficiale di Dahlia, ma ancora oggi “giorgina” è un nome popolare utilizzato. Il poeta Goethe era un grande ammiratore di questo fiore, del quale elogiò la bellezza in più occasioni. Nei secoli scorsi la dalia era utilizzata in cucina, come dimostrano le numerose ricette ritrovate. Nel lontano 1864 una celebre Società Orticola inglese promise ben 50.000 sterline, una enorme fortuna, a chi avesse ottenuto per incroci o ibridazioni una dalia blu, ma come è accaduto per la rosa azzurra questo premio è tuttora disposizione di quanti vogliano cimentarsi nella difficile impresa… Anche se è facile ibridare le dalie, il che ha consentito di ottenere innumerevoli tipologie diverse per forma del fiore, dei petali e della dimensione, il gene del colore blu è ancora assente nella forma naturale di queste bellissime piante estive.

  • Coltivare la dalia è alla portata di tutti perché le varietà di bassa dimensione crescono bene anche in vaso; per regalarsi una lunga bellezza è consigliabile piantare varietà con fioritura scalare, le ultime saranno ancora in fiore a ottobre. La dalia ha bisogno di acqua e concime con regolarità, eliminando i fiori appassiti per favorire la formazione di nuovi boccioli.

Ti piacerebbe avere un’estate con fioritute tutte sui toni del “giallo”?…