Prezzemolo

Prezzemolo

Il prezzemolo (Petroselinum crispum, P. hortense) veniva usato nell’antichità da Greci e Romani sia in cucina che per il pronto soccorso in caso di traumi o contusioni. Piantina erbacea con radici a fittone, ingrossate e carnose, questa Ombrellifera ha foglie saporite. I fiori, piuttosto piccoli e di colore giallo-verdastro, spuntano solo nella seconda annata, quindi spesso nell’orto familiare non compaiono poiché la pianta viene coltivata per un solo anno (anche perché, nel secondo, le foglie risultano piccole e poco profumate). Esiste anche un tipo di prezzemolo “da radice” che forma una grossa radice tondeggiante, da consumare dopo cottura. La raccolta delle foglie si compie a scalare nel corso della stagione, prelevando le foglie più grosse o tagliando la pianta a pochi centimetri dalla base. Si lasciano poi rinascere nuovi germogli. Nelle varietà da radice, queste si prelevano invece in settembre. I rametti con le foglie si conservano per 4-5 giorni ponendoli in acqua da cambiare ogni giorno, oppure in frigo, avvolti in un panno umido. In alternativa, le foglie si congelano ancora fresche, in modo che mantengano meglio l’aroma. Presenta nelle foglie un alto contenuto di vitamine A e C e di sali minerali; contiene un olio essenziale molto forte, specie nei semi, ai quali tra l’altro venivano attribuite virtù afrodisiache. Del prezzemolo si apprezzano le proprietà diuretiche, depurative e antianemiche. A scopo medicinale deve sempre essere somministrato con scrupolo e dietro indicazione del medico: ad alte dosi può infatti causare intossicazioni.
Ambiente
Pur adattandosi al freddo, comunque mai intenso, il prezzemolo predilige climi temperati: vive bene in piena terra fino alla Val Padana. Può stare al sole come a mezz’ombra.
Terreno
Desidera un substrato ricco di humus e ben drenato. Vive bene in ciotole e cassette con terriccio universale o da orto e un ottimo drenaggio sul fondo (ghiaia o biglie di argilla.
Semina/trapianto
Si semina direttamente in piena terra o in vaso da febbraio a settembre, a spaglio, ricoprendo poi la semente con un leggero strato di terra e bagnando bene; germoglia (dopo 40 giorni) e cresce lentamente, tanto da far pensare – un tempo – che “si inchinasse sette volte al diavolo prima di fiorire”. In alternativa si trovano le piantine pronte, in primavera o da fine estate all”autunno.
Acqua
Va annaffiato con regolarità e con una certa abbondanza, soprattutto tra la semina e la germinazione oppure in estate se la pianta vive in vaso, specialmente in pieno sole.
Concime
Il terreno va concimato con letame o stallatico in polvere o pellet; in seguito il prezzemolo non necessita di altro concime. In vaso, invece, è consigliabile una concimazione con un prodotto biologico per ortaggi aggiunto all’acqua d’annaffiatura una volta al mese.
Note
Mantenere le piantine per il secondo anno di coltivazione non conviene affatto: la pianta concentra le energie sulla fioritura anziché sul fogliame, che risulterà scarso, piccolo, duro e poco aromatico. Molto meglio eliminare la pianta a novembre e riseminarla (o ricomprarla) la primavera successiva.
Abbinamenti
Nell’orto, come tutte le Ombrellifere, è vantaggiosa la consociazione con le Liliacee come aglio, cipolla, porro ed erba cipollina.
Altri utilizzi
In passato il decotto di prezzemolo fresco si utilizzava per lucidare i capelli scuri, aggiungendolo all’ultimo risciacquo.
Varietà
Tra le varietà si ricordano il prezzemolo riccio Moss Curled, a portamento nano, foglie crespe, finemente dentellate, di ottimo aroma; e Gigante d’Italia, di buono sviluppo e di abbondante resa.

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