Pothos

Pothos

Il pothos (Pothos aureus, sin. Scindapsus aureus) è un ottimo investimento per il verde di casa e ufficio: occupa poco spazio (solo in altezza), è decorativo e poco esigente, dura a lungo e accetta gli ambienti in penombra. Specie rampicante, originaria delle Isole Salomone, viene solitamente fatto salire sul classico tutore rivestito di muschio oppure si lasciano ricadere i rami dalla forma elegante.

FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣
La sua coltivazione è davvero facilissima, è una pianta resistente che tollera anche ambienti “difficili” per altre specie. Dopo l’acquisto è consigliabile il trapianto in un vaso di una o due misure in più; in seguito, è sufficiente un rinvaso ogni due anni.
Utilizzate un terriccio per piante verdi o un substrato universale di alta qualità.
La pianta può essere fatta salire su un tutore coperto di muschio da mantenere sempre leggermente umido.

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣♣
Pianta perfetta per chi ha poca esperienza o poco tempo da dedicare al verde di casa e ufficio. La pulizia delle foglie è indispensabile e va fatta con regolarità; la polvere riduce
sensibilmente la traspirazione fogliare, causando sofferenza.
Occorre recidere le foglie che ingialliscono e periodicamente spuntare la cima dei rami, per mantenere ordine e dimensioni idonee.
Il terriccio deve essere sempre leggermente umido; in genere si innaffia ogni 3-5 giorni in estate, ogni 8-10 giorni in inverno. Prima di innaffiare, meglio tastare il terriccio con le dita per verificare il livello di umidità. Dopo mezz’ora dall’innaffiatura, svuotate il sottovaso se c’è ancora acqua.
Sono utili le vaporizzazioni di acqua sul fogliame, sia in estate che in inverno, con acqua a temperatura ambiente.
Il pothos ha un fabbisogno nutritivo medio-basso: va concimato da aprile a settembre ogni 12-15 giorni e da ottobre a marzo ogni 20 giorni. Mai eccedere con il concime: nel dubbio, meglio poco che troppo. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣
Le foglie possono essere interamente verdi oppure variegate con macchie bianche o gialle, in molte diverse tipologie di screziature.

Ambiente:
Ha bisogno di vivere in piena luce, ma non al sole. Se la luce naturale è insufficiente, sopravvive ma le foglie diventano interamente verdi e la crescita è ridotta al minimo.
Tollera il caldo e l’afa in casa, ma non resiste al freddo: la temperatura minima consigliata è 14-16 °C. Resiste fino a 10 °C. Non va esposta a correnti d’aria fredda e non va messa vicino a fonti di calore.

Abbinamenti:
In ciotole larghe può vivere con piccole piante da interni: ficus benjamina, croton, violetta africana, fittonia, kalanchoe…

Il valore aggiunto:
Come altre piante da interno (anturio, ficus, filodendro…) il pothos ha la virtù di depurare l’aria di casa assorbendo nelle sue foglie, in modo permanente, alcune sostanze tossiche (formaldeide, benzene emesso dalle auto, composti del fumo di sigaretta), senza alcun danno per la pianta.

Problemi e rimedi:

  • Le foglie diventano verdi: carenza di luce. Spostare la pianta in luogo luminoso (non al sole).
  • Le foglie ingialliscono, ci sono puntini nella pagina inferiore: attacco di ragnetto rosso, parassita favorito dal clima secco. Vaporizzare acqua sopra e sotto le foglie tutti i giorni per neutralizzare i parassiti.
  • Macchie scure e bordi neri sul fogliame: ambiente troppo freddo e umido, spostare al caldo e bagnare meno.

Curiosità: 

  • Il nome pothos deriva dal nome con cui era nota questa pianta nell’isola di Ceylon; il termine Scindapsus deriva dal nome di uno strumento musicale utilizzato per calmare gli elefanti innervositi, la cui forma è simile alle foglie di questa pianta.
  • Nelle sue terre d’origine questa pianta rampicante diventa spesso invasiva e in condizioni idonee di clima e umidità diventa capace di coprire ettari di terreno e di avvolgere i tronchi degli alberi, provocando gravi danni all’ecosistema, in quanto non ha nemici naturali.
  • Esprime fortuna e augura la buona sorte; è anche simbolo della fedeltà e dell’amore o amicizia durevole.

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