Pesce combattente (Betta splendens)

Pesce combattente (Betta splendens)

Il Pesce combattente è un pesce d’acqua dolce proveniente dall’Indocina. Si caratterizza per le bellissime colorazioni.

Nome scientifico: Betta splendens
Famiglia: Osfronemidi
Origine Geografica: I Betta fanno parte della famiglia degli Ospheronemidae, e come tutti i componenti di questo gruppo sono in grado di assumere ossigeno atmosferico grazie a un organo “speciale”, il labirinto. Infatti, originari della Thailandia, in natura vivono in risaie e acque stagnanti dove l’ossigeno disciolto in acqua (e che potrebbero assumere attraverso le branchie) è veramente scarso. Per cui fate molta attenzione perché se il pesce non potrà affiorare in superficie, annegherà letteralmente!
Lunghezza: 5-7 cm, la femmina è più piccola del maschio
Descrizione: Un vero gioiello per l’acquario… L’affascinante pesce combattente si può trovare oggi in una enorme varietà di colori e forme: i colori virano dal rosso al blu, dal bianco al viola, alcuni brillano come fossero metallizzati, a tinta unita o marmorizzati… Code a velo, corte, doppie, delta, super-delta, crown… Non è un pesce difficile, ma ha delle esigenze che devono essere rispettate.
Alimentazione: In natura sono predatori e si nutrono di piccoli insetti, vermi, crostacei e zooplancton. In acquario si potranno somministrare alimenti specifici per Betta a scaglie , granulati, liofilizzati  o in gel alternando i diversi prodotti.
Convivenza: I maschi sono territoriali e aggressivi tra loro (meglio introdurne uno con alcune femmine). L’acquario sarà preferibilmente ricco di piante (Vallisnerie, Cryptocoryne, Anubias…) e corredato di qualche anforetta o tana in cui i Betta amano rifugiarsi. Come compagni di vasca potremo tenere gruppi di pesci pacifici e pesci pulitori (Corydoras e Loricaridi). Convive con altre specie piccole e pacifiche.
Habitat: In acquario potremo mettere solo 1 maschio, in un 60 litri ben piantumato potremo ospitare una coppia: il nome “combattente” rende bene l’idea della sua territorialità! Le femmine invece si riescono a tenerle in gruppo ma in genere sono meno appariscenti per forma e colore. Amano acquari non troppo alti e non troppo grandi, per un maschio un 20-30 litri è ottimale. L’acqua  sarà leggermente acida, ma ben si adattano anche a pH neutri.  E’ importante trattare l’acqua  di  rubinetto  con  un  biocondizionatore  specifico  per  eliminare  sostanze  aggressive che danneggerebbero pinnaggio e livrea del nostro Betta (Tetra Betta AquaSafe). Attenzione alla temperatura che dovrà mantenersi tra i 26 e i 28 °C. Meglio acquari coperti cosi da mantenere calda anche l’aria sovrastante e per evitare salti inopportuni. Gli acquari di acqua dolce ricreano le condizioni di habitat “freddi o temperati” oppure “tropicali“. Vastissima è la disponibilità di pesci tropicali e si potrà dedicare loro un acquario di comunità, con specie che popolano i diversi livelli della vasca. Nello scegliere le piante e i pesci, ci si assicuri che abbiano esigenze simili per acqua, temperatura, illuminazione e cibo; inoltre, dovranno avere comportamenti che assicurano una convivenza pacifica. Valutate bene il numero di individui per ciascuna specie, a seconda che abbiano o meno abitudini gregarie. Si potrà anche dedicare l’acquario a una sola specie o a una sola famiglia, oppure farlo tipo “biotopo”, che cioè riproduca le caratteristiche di un ambiente naturale tipico.
Riproduzione: La riproduzione non è difficile. Il maschio costruisce un nido di bolle in superficie in cui vengono deposte le uova. Solo lui curerà la prole. Sarà possibile spostare il nido in modo da curare più facilmente i piccoli e quando gli avannotti inizieranno a nuotare andranno alimentati con artemia viva. A 2 mesi dalla nascita i maschi però andranno divisi perché inizieranno i primi combattimenti.

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