Peperoncino, mai più senza

Peperoncino, mai più senza

Ecco una pianta davvero indispensabile: i frutticini coloratissimi del peperoncino sono belli da vedere, ottimi per la salute, preziosi in cucina.
Si accontenta anche di crescere in un piccolo vaso sul davanzale della finestra al sole o in balcone, dove si sviluppa con generosità. Fu proprio la sua facilità di coltivazione a far naufragare i sogni di ricchezza degli spagnoli in epoca coloniale: speravano di vendere a prezzo d’oro questa “spezia” scoperta in America centrale, ma i peperoncini sono facilissimi da seminare e si diffusero rapidamente in Europa.
In Italia sono un simbolo della nostra “dieta mediterranea” copiata in tutto il mondo per le sue qualità nutritive. Coltiviamo il peperoncino per guardarlo (è bellissimo), per mangiarlo (è ottimo) e per usarlo a fini terapeutici: è una vera medicina naturale. Il peperoncino contiene una elevata percentuale di un composto chimico chiamato capsaicina, responsabile del sapore piccante.
In omeopatia questa sostanza viene utilizzata  per preparati destinati a combattere il mal di gola e le otiti. Viene impiegata anche come rimedio ai problemi delle vie respiratorie, grazie al suo potere vasodilatatore. La capsaicina è uno dei fattori di stimolo e regolazione del sistema immunitario tra i più potenti conosciuti.
Coltivare il peperoncino è una operazione semplice anche in casa sul davanzale di una finestra. La semina va fatta a fine inverno in vasetti singoli o bicchierini di carta con un foro sul fondo, raccolti in una vaschetta, con terriccio miscelato a sabbia in parti uguali. La germinazione avviene in pochi giorni e quando le piantine sono robuste possono essere trapiantate in vasetti, ciotole e cassette in balcone, oppure nell’orto, non prima della fine di aprile al Nord, già a marzo nei climi del Sud e costieri.
Se comprate le piantine pronte, trapiantatele al più presto in vasi più grandi, perché nei piccoli contenitori vivaistici la disidratazione del terriccio avviene in poche ore. Per il rinvaso usate il substrato biologico da orto, oppure quello universale. I vasi di peperoncino da poco trapiantati vanno tenuti in ombra luminosa per qualche giorno, soprattutto se provengono da una serra e sono già carichi di frutti o se si tratta di esemplari molto giovani, poi andranno spostati al sole.
Le innaffiature delle piante di peperoncino in vaso, in estate, saranno quasi quotidiane perché il sole e lo sviluppo vigoroso disidratano rapidamente il terriccio. Tastatelo ogni giorno e se è già asciutto fornite acqua a temperatura ambiente. Concimate con un prodotto biologico per ortaggi per favorire la continua fioritura e quindi la produzione di frutti. Attenzione agli afidi (pidocchi) e alla marcescenza causata dal ristagno idrico nel vaso o nel terreno, da evitare con cura. Se in piena terra invece annaffiate nelle prime ore del mattino ogni 3/4 giorni.