L’orto familiare: impostazione

L’orto familiare: impostazione

La disponibilità di un orto che contribuisca alle necessità alimentari della famiglia è sempre stato un obiettivo di molte persone, non solo per conseguire un risparmio economico (tutt’altro che disprezzabile!), ma anche per ritrovare l’antico piacere di gustare i propri prodotti, la cui freschezza non ha paragoni. Tuttavia, l’organizzazione di un orto non è così semplice come forse si pensa, sia a livello d’impostazione iniziale, sia soprattutto nella sua gestione nel corso dell’anno, tanto che qui ci limitiamo a fornire solo alcuni suggerimenti per chi intendesse realizzare un suo impianto, senza avere mai avuto esperienze in materia.

  • È opportuno in primo luogo ‘delineare’ l’orto, esattamente come si farebbe con un giardino. Non occorre necessariamente predisporre un disegno vero e proprio, ma certamente bisogna che i vari riquadri siano ben pensati, prima di tracciarli con vanga e zappa.
  • Uno dei primi compiti è di decidere esattamente i punti di presa dell’acqua, l’elemento essenziale per la vita delle piante.
  • Il numero di ‘aiuole’ deve esser sufficiente per ospitare gli ortaggi desiderati, ma deve anche prevedere che, successivamente, avvenga una rotazione delle coltivazioni, in modo che una certa pianta non ritorni nella medesima area prima che siano trascorsi tre anni.
  • E’ molto importante che gli spazi non siano più larghi di un metro o poco più, allo scopo di potervi lavorare con agio. I passaggi pedonali vanno pure ben organizzati, tenendo anche conto della necessità di poter raggiungere ogni punto sia con la canna per annaffiare, sia con la carriola per trasportare ortaggi, concimi e materiali vari.
  • Va assolutamente approfondita la conoscenza della natura del terreno in cui si opera, per potervi coltivare le piante più idonee. E’ molto importante sapere se esso è fertile o povero, alcalino o acido, ben drenato o tendente al ristagno d’acqua. Poi bisogna passare agli ‘aggiustamenti’: se manca humus, va aggiunta della sostanza organica, e così via.
  • Non bisogna dimenticare di assegnare un congruo spazio al ricovero degli attrezzi, ma soprattutto alla compostiera, per sfruttare l’abbondante materiale vegetale dell’orto.
  • Nella progettazione, non andrebbero dimenticate zone per piccoli alberi da frutto (fichi, peri ecc.) e per arbusti da frutto (ribes, uva spina ecc.).
  • Se non si può dedicare molto tempo all’orto, è meglio privilegiare le insalate, il sedano, i fagiolini, rispetto a cipolle e patate, che sono più impegnative.