Le tillandsie

Le tillandsie

Le tillandsie (come la Tillandsia cyanea) assorbono il loro nutrimento dall’umidità dell’aria. Vivono generalmente sulle cime degli alberi (epifite) o sulle rocce e nelle zone dove sono più diffuse è comune trovarle anche su pali oltre che in posti insoliti come le antenne televisive. L’umidità dell’aria è catturata tramite apposite strutture poste sull’epidermide chiamate Tricomi che sono aperti quando la pianta è secca e si richiudono sopra una certa soglia di umidità per impedirne l’evaporazione, l’aspetto vellutato di queste piante è dovuto proprio ad essi. Assieme all’umidità catturano anche il pulviscolo atmosferico che contiene agenti inquinanti, per questa proprietà sono stati eseguiti studi volti ad utilizzare queste piante come bio-rivelatori di inquinanti atmosferici in particolare per rivelare gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici), sostanze provenienti dalla incompleta combustione della benzina e del gasolio.

Quindi sono anche piante della salute!
Le tillandsie non solo catturano gli inquinanti, ma sono in grado di assorbirli ed eliminarli, metabolizzandoli, ovvero “mangiandone” una discreta quantità. La pianta non necessita di particolari cure. Si adatta bene ad ogni ambiente purché la temperatura non scenda al di sotto dei 15 °C. nella maggior parte dei casi è meglio evitare i raggi diretti del sole: meglio la penombra. Anche se esistono specie resistenti anche ai raggi solari. In estate nebulizzare spesso le foglie con acqua a temperatura ambiente e possibilmente non calcarea (anche due volte al giorno) alla quale aggiungere poco fertilizzante in polvere solubile povero di Azoto e ricco di microelementi (in genere si consigliano dosi di 1/3 1/4 rispetto a quanto indicato sulla confezioni dei concimi per piante verdi normalmente in commercio). Da ottobre ad aprile le piante rallentano il loro ciclo vegetativo, ma spesso in questa fase possono sor-prenderci con inaspettate fioriture. In questo periodo diradare le nebulizzazioni a una volta ogni 15 giorni, evitando di bagnare il centro delle rosette. Volendo proprio creare una composizione, ricordiamo che anche le Tillandsie per quanto possiamo percepirle statiche sono comunque esseri viventi, ed è preferibile rispettare alcune regole per non danneggiarle. Quindi non usare colla per fissarle ad un supporto, meglio sarebbe fissare la pianta al supporto con dei legacci, dello spago, magari ponendo dello sfagno tra la base della pianta ed il supporto, per facilitare la radicazione della pianta. L’irrigazione in condizioni normali può anche essere effettuata per immersione della pianta in acqua a temperatura ambiente, una o due volte alla settimana in funzione della temperatura dell’ambiente e del-la stagione. L’irrigazione per immersione preserva meglio la pianta in quanto l’eventuale azione del calca-re sui Tricomi è decisamente inferiore.
E’ importante alternare a periodi di irrigazione, periodi di asciutto, specie quando si va verso le tempera-ture fredde.