Le Clematis piante facili e resistenti

Le Clematis piante facili e resistenti

Le Clematis sono originarie delle zone temperate-fredde dell’America, Europa, Cina e Russia, ma ormai sono di casa anche da noi,  grazie ad una vasta gamma di colori durante la fioritura ed alla semplicità della loro coltivazione.

FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣
Pianta facile e durevole che in condizioni adatte vive e fiorisce generosamente per molti anni; resiste bene al gelo. Dopo l’acquisto la clematis va rinvasata in un contenitore profondo 40-50 cm (o in giardino), ai piedi di un grigliato, ringhiera o altro supporto. Utilizzate un terriccio universale di alta qualità o un terriccio per trapianti o per fioriere. Collocate sul fondo del contenitore una manciata di stallatico in pellet coperto da un po’ di terriccio per non essere a contatto diretto con le radici

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣♣♣
Richiede potature in primavera e a fine stagione; durante la crescita, i rami vanno guidati nelle direzioni desiderate. Le varietà a fiore grande che fioriscono sui rami giovani vanno potate a fine inverno, accorciando i rami di circa un terzo o la metà per favorire la nascita di nuovi rametti che daranno fiori. Alcune varietà, come “The President”, rifioriscono se dopo la prima fioritura i rami vengono potati moderatamente. Le piante giovani richiedono molta acqua, poi il fabbisogno diminuisce. In genere, le piante in grandi vasi o vasche richiedono da due a tre innaffiature settimanali in estate. E’consigliabile coprire il terriccio nel vaso o in giardino, intorno al fusto, con uno strato di corteccia sminuzzata che aiuta a conservare l’umidità riducendo la necessità di innaffiature. La clematis consuma molta energia; le piante giovani e gli esemplari in vaso richiedono concimazioni regolari nel periodo compreso tra aprile e settembre; a fine inverno è utile una concimazione con prodotto organico (stallatico in pellet).
Il concime, in dosi moderate, va somministrato ogni 15-20 giorni.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣
Fioritura incantevole e prolungata, esistono anche varietà a fioritura precoce o autunnale. Vastissima gamma di colori dal bianco, al rosa, viola, porpora, blu. Clematis armandii, sempreverde e resistente al gelo, ha fiori bianchi dall’intenso profumo. Clematis tanguitica ha fiori giallo brillante. Pianta rampicante con rami sottili, la clematis o clematide sale su supporti (grigliati, ringhiere…) e anche su tronchi di alberi e arbusti; arriva ad altezze considerevoli (più di 4-5 metri in genere) ma se potata correttamente rimane entro le dimensioni di 1,5-2 metri di altezza.
La clematis cresce rapidamente e forma una piacevole copertura di rami leggeri, ideali per grigliati da balcone. Le clematis a spalliera sono già predisposte per formare pareti verdi e fiorite.

Ambiente:
Le clematidi, se trovano l’ambiente adatto (la regola vorrebbe “piedi all’ombra e testa al sole”, ossia terriccio fresco e umido e tanta luce sulla chioma), vive per molti anni. Resiste bene al gelo. Ha bisogno di sole per fiorire, ma preferisce avere le radici in terreno fresco e leggermente umido e la base della pianta in posizione parzialmente ombreggiata. In piena estate, la posizione ideale è al riparo dal sole bollente; l’ideale è un luogo esposto al sole solo alla mattina. Resiste bene al gelo e alla neve. Non teme il vento né l’aria carica di salmastro o di smog.

Abbinamenti:
Spettacolare la coppia clematidi e rose rampicanti, in vasche grandi e profonde o in piena terra dove convivono bene.

Problemi e rimedi:

  • Molte foglie, pochi fiori: carenza di sole, terreno che rimane troppo bagnato.
  • Insetti neri sui germogli: afidi (pidocchi delle piante). Trattare con un insetticida idoneo. Con l’arrivo del caldo questi insetti spariscono.
  • Foglie rosicchiate: forbicine, trattare con un insetticida idoneo.
  • Macchie bianche sul fogliame: oidio (mal bianco), utilizzare un fungicida a base di zolfo.

Curiosità: 

  • Il nome botanico è antichissimo, forse dovuto a Dioscoride, medico e botanico che visse a Roma al tempo di Nerone; derivato dal greco, significa “viticcio”, legno che si attorciglia. Il nome fu poi adottato dal medico svedese Linneo, padre della classificazione scientifica moderna.
  • La diffusione in Europa, avvenuta nel Medioevo, è forse da attribuire ai Crociati che portarono dall’Oriente questa ed altre piante all’epoca sconosciute, anche a fini terapeutici. Oggi la clematis trova impiego in medicina omeopatica come rimedio contro traumi e dolori muscolari.
  • Esprime fortuna e augura la buona sorte; è anche simbolo della fedeltà e dell’amore o amicizia durevole.

Una parete di fiori… con pochissime cure