La Rosella di Stanley e la Rosella Pallida

La Rosella di Stanley e la Rosella Pallida

La Rosella di Stanley o Rosella Occidentale ha come nome scientifico: Platycercus icterotis icterotis; la Rosella Pallida appartenente allo stesso genere porta il nome latino di: Platycercus adscitus palliceps.

Nella R. di Stanley il maschio presenta la testa rossa, il sottogola giallo, il petto anche rosso, il groppone verde e le ali e la coda verde-blu.

La femmina invece ha un diffuso colore arancio mattone con sfumature verdi più chiare man mano si sale verso il capino. Le altre sfumature sulle ali e nel sottogola sono molto attenuate.

Nella R. Pallida invece sia il maschio che la femmina, senza dimorfismo sessuale, hanno la testa gialla con le guance quasi bianche. Il corpo ha livrea di piume gialle nere e blu frammiste a creare un effetto ottico di scaglie di colore, invece le ali sono bluastre e la coda ha sfumaure sul verde.

La Stanley è di taglia inferiore (22- 25 cm.) invece la Pallida raggiunge i 30 cm.

Entrambe sono originarie dell’Australia dove si adattano alle più varie condizioni atmosferiche, vivendo in gruppi fino al momento della riproduzione quando invece le coppie formatesi si isolano. Le femmine depongono dalle 4 alle 8 uova che covano per 21 giorni.

La riproduzione in cattività è di una certa facilità, ma necessita di molto spazio e di assoluta tranquiliità.

Il carattere delle Roselle è per certi versi un pò selvatico: non amano molto il contatto umano quando, ad esempio, le si volesse prendere in mano. Sono tuttavia molto allegre e ciarliere, adattissime per la vita in voliera dove il loro colore produce un piacevolissimo effetto. Insomma… sono più da ammirare che da toccare! Entrambe appartengono all’ Appendice II del Trattato di Washington 1981 per la tutela degli animali esotici.

La loro alimentazione è fondamentalmente costituita da semi di piccola e media grandezza e frutta.

Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino