La riproduzione del criceto

La riproduzione del criceto

Prima di pensare alla riproduzione del criceto è necessario qualche cenno generale su di essi. Il criceto, sia esso dorato, russo, cinese, mongolo o roborowskij, come gli altri roditori è un animaletto a ciclo poliestrale, cioè ha una ovulazione continua più volte all’anno, ed è spontanea, cioè avviene anche in assenza di maschi.

Nei giorni dell’estro la femmina accetta il maschio che però, dopo l’accoppiamento, va levato dalla gabbietta perché l’aggressività femminile può portarla ad aggredirlo: per smorzarne la territorialità e quindio l’istinto alla difesa potremmo porre entrambi in una gabbia nuova, neutra, cioè non marcata territorialmente. Molto più semplice e quindi consigliabile, invece, per i cricetini russi o della Mongolia che possono essere allevati tranquillamente in coppie ed il russo anche in piccoli “harem” di un maschio con 2-3 femmine. La cricetina in calore, con ciclo di 4 giorni, presenta la vulva leggermente gonfia dalla quale si evidenzia una discreta perdita di liquido mucoso rosato.

La gestazione dura 15-18 giorni, 21 nelle razze nane, dopo di che possono nascere da 4 a 12 cuccioletti. Al momento del parto è opportuno allontanare il maschio dalla gabbia per ridurre lo stress della puerpera che potrebbe andare incontro a fenomeni di cannibalismo sui piccoli. I cricetini nascono nudi e rosei, aprono gli occhi a 12-14 giorni, e sono autosufficienti a tre settimane di vita. Ricordate che il maschietto giovane raggiunge la pubertà verso le 6-8 settimane di età e per evitare l’accoppiamento con la madre sarà opportuno separarlo dopo il primo mese di vita. Tenendo a mente queste semplici note sulle caratteristiche biologiche di questi roditori, ed in merito al loro carattere, potrà essere gratificante per noi, e pedagogicamente utile , l’esperienza di una gravidanza dei nostri cricetini.

E’ di per sé superfluo ammonirvi a trovare una buona collocazione ai nuovi nati, donandoli solo a persone che, come voi, sappiano amarli e rispettarli. In ogni caso non pensiate di “divertirvi” facendo accoppiare i vostri criceti. Sappiate che 5 o 10 piccoli non sono sempre facili da “piazzare” tra parenti ed amici e il rischio è quello di non riuscire a gestire la situazione, come si dovrebbe.

Scarica la nostra scheda consigli sulla cura del Criceto e quella intitolata un criceto per tutti.

Dr. MARCO GENTILE Medico Veterinario Albo 1622 TORINO

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