Il giardinaggio è utile o inquinante?

Il giardinaggio è utile o inquinante?

Occuparsi della natura, curare il verde in casa, terrazzo e giardino è sicuramente un modo virtuoso per arricchire l’ambiente che ci circonda di natura e di vita. Ma, attenzione, non è tutto oro quel che luccica: anche il giardinaggio, come tutte le attività umane, ha un’impronta ecologica. E per certi versi, il giardinaggio può causare piccoli e grandi danni, anche del tutto involontari. Un caso esemplificativo? Le normalissime ortensie introdotte a scopo ornamentale nei giardini, nelle remote e incontaminate isole Azzorre, sono, nel tempo, divenute un serio problema; “sfuggite” ai giardini hanno invaso prati e boschi diventando invasive mettendo a rischio il delicatissimo ecosistema della flora e fauna insulare.

Più semplicemente basta pensare agli sprechi, alla produzione di plastica e al consumo di risorse idriche, ma tutto questo non deve far rinunciare al verde, anzi. Terrazzi e giardini costituiscono una enorme potenziale risorsa di biodiversità, indispensabile per le nostre città. Per valorizzare questo ruolo è bene impegnarsi da subito attivando alcune semplici regole che migliorano la sostenibilità e tutelano l’ambiente.

  1. No agli sprechi. La sostenibilità parte proprio da qui. Acquisti ben scelti di piante adatte all’ambiente e di alta qualità, riutilizzo e riciclo creativo di vasi e attrezzi sono requisiti di base per evitare l’effetto “usa e getta” in casa, terrazzo e giardino.
  2. Compostaggio e raccolta differenziata. Se non è possibile tenere un bidone da compost per la trasformazione degli scarti vegetali, è fondamentale conferire i rifiuti verdi (sfalci, potature, foglie…) negli appositi cassonetti. La raccolta differenziata di carta, plastica, cartone e vetro va effettuata con la massima attenzione.
  3. Bassi consumi. Di acqua, innanzi tutto, creando un’ottimale e razionale impianto d’irrigazione e utilizzando la pacciamatura protettiva sul terreno, ma anche di energia, preferendo ove possibile lo sfruttamento di elettricità da fotovoltaico.
  4. No al rumore, sì al buio. Il giardino deve essere un luogo dominato dai suoni della natura; ridurre al minimo il rumore significa anche utilizzare attrezzature di ultima generazione, per esempio esistono oggi tosaerba molto più silenziosi grazie alle tecnologie applicate. Inoltre, l’illuminazione notturna deve essere ridotta al minimo, e assente quando non siamo in giardino di sera, per migliorare la vita della fauna selvatica.
  5. Sì alla biodiversità. Guardiamo alla natura con occhi diversi: invece di un prato impeccabile, meglio una prateria fiorita che attira api e farfalle; invece di specie esotiche strane e troppo delicate, meglio la flora locale; invece di allontanare gli animali selvatici meglio attirarli creando per esempio un punto d’acqua (rane e rospi divorano le zanzare) e disponendo palline di grasso e semi che piacciono agli uccellini selvatici, nostri alleati contro gli insetti dannosi.
  6. Stop alla chimica, spazio al bio. La lotta biologica punta sulla prevenzione e sull’utilizzo di sostanze che non lasciano residui tossici. Il biocontrollo si avvale anche degli alleati naturali, come sopra descritto. Alla base c’è anche la scelta di specie e varietà robuste, meno soggette ad ammalarsi e capaci di tollerare caldo e aridità nelle estati sempre più asciutte e bollenti.
  7. Tutela della fertilità naturale. Invece di concimare continuamente con prodotti chimici è meglio attuare tutti i sistemi necessari per mantenere il terreno fertile e sano: nell’orto, rotazione delle colture; nelle aiuole, utilizzo del compost e di ammendanti organici bio come lo stallatico naturale; nel prato, anche con il taglio mulching che tritura l’erba e la rilascia sul terreno dove si biodegrada e nutre.
  8. Autoproduzione alimentare. Non solo fiori in terrazzo e giardino, ma anche ortaggi, piante da frutto, aromatiche, in una logica di coltivare il cibo che portiamo in tavola. Autoproduzione significa anche seminare e moltiplicare le piante ornamentali, un’avventura affascinante.

Per sintetizzare in tre parole: ri-usare, ridurre, riciclare. Questo vale nel giardinaggio come in qualsiasi altra attività; a volte non sembra facile o possibile essere davvero ecologici e sostenibili, e occorrono tenacia e pazienza, ma non abbiamo scelta né più tempo davanti: occorre agire subito!

E poi, il verde è perfetto per “volersi bene”… Scopri come!