Il giacinto

Il giacinto

Il giacinto è una pianta bulbosa perenne originaria dell’Oriente ma distribuita negli ambienti selvatici in tutta Europa, Africa settentrionale, Asia, USA, Cuba… Colorato, allegro e profumatissimo, il giacinto esprime al meglio la forza della natura, annunciando la primavera.

FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣
Pianta facilissima che non chiede alcun aiuto: basta mettere i bulbi in vasi e cassette all’aperto o acquistare i vasetti pronti a sbocciare. I bulbi di giacinto si mettono in vaso o in terra fra settembre e novembre: devono sentire il freddo per riuscire a fiorire da marzo ad aprile. Basta mettere il bulbo con la punta in su e coprirlo con uno strato di terra pari al diametro del bulbo (3-4 cm sono
sufficienti). Possono essere piantati anche molto fitti per ottenere spettacolari aiuole, vasi, cassette (crescono bene in ogni genere di contenitore). Dopo l’acquisto può essere lasciato nel suo vasetto se è già germogliato, oppure essere trasferito in vasi e ciotole anche con altre piante.
Utilizzare un terriccio universale di alta qualità o un terriccio per piante da fiore. Non usare mai del terriccio molto compatto e argilloso.

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣
Bastano pochissime attenzioni: innaffiare quando il terriccio si asciuga, concimare ogni 12-15 giorni quando la pianta sta per fiorire. Il giacinto è ideale per chi ha poco tempo, per i meno esperti, per i bambini. Basta mettere il bulbo in un vaso e fiorisce dopo pochi mesi; le piantine pronte, con i fiori in bocciolo, sbocciano senza problemi in casa e in balcone.
Il giacinto non ha bisogno di potatura; le foglie ingiallite si eliminano tagliandole alla base quando la pianta giunge a fine ciclo, con l’arrivo del caldo.
La conservazione delle foglie fino all’ingiallimento serve per consentire al bulbo di immagazzinare, attraverso la funzione clorofilliana, le riserve energetiche per rifiorire l’anno successivo. Durante l’inverno, i vasi con i bulbi di giacinti all’aperto non richiedono irrigazione; il terriccio va inumidito solo se è del tutto asciutto da diversi giorni. Le piantine acquistate in vasetto, fiorite o sul punto di sbocciare, si bagnano pochissimo, solo per conservare umidità nel substrato che non deve mai rimanere a lungo bagnato, per evitare la marcescenza del bulbo. Ha modeste esigenze in fatto di nutrimento. I bulbi, se messi in terra fertile, non richiedono concime. Quando la pianta sta formando i boccioli si può concimare ogni 15-20 giorni.
Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣♣
Fioritura molto decorativa e profumatissima, disponibile in tanti colori diversi: bianco, panna, giallo, arancio, tutte le sfumature dal rosa al porpora e dall’azzurro-blu al violetto. I fiori nascono da bulbi grossi come una prugna e si alzano fino a 30-40 cm di altezza. Le “pannocchie” di fiorellini campanulati hanno una fragranza straordinaria che si percepisce da buona distanza e in casa colma la stanza di uno squisito profumo primaverile.

Ambiente:
I bulbi si piantano in autunno in terra o in vaso e finché non germogliano non hanno bisogno di luce; non temono il gelo e la neve. Quando il germoglio emerge dal bulbo, occorre molta luce, anche sole diretto, per favorire lo sviluppo. Anche quando è in fiore non teme il freddo e il vento. Sfiorisce in aprile e poi va in riposo; il bulbo può rimanere nel terreno oppure essere estratto e ripiantato in autunno.

Abbinamenti:
Con tutte le bulbose primaverili, le viole, le pratoline; sta bene anche ai piedi di alberi, arbusti, rose e siepi.

Problemi e rimedi:

  • Il fiore è appassito rapidamente: ambiente troppo caldo. I vasi all’aperto restano in fiore per 3-6 settimane e non temono il freddo.
  • Dopo la fioritura le foglie ingialliscono: normale, la pianta va in riposo. Quando sono del tutto ingiallite si possono tagliare e il bulbo, estratto dal terreno e fatto asciugare, va conservato in ambiente fresco e buio. Potrà essere ripiantato in autunno. I bulbi possono anche essere lasciati in terra, ma se il terreno rimane molto bagnato è facile che marciscano in estate.

Curiosità: 

  • L’Olanda è anche il maggior produttore mondiale di bulbi di giacinto, grazie al clima, al terreno sabbioso che evita i ristagni e alle innovative tecniche di agricoltura industriale. Per ammirare le immense distese olandesi di giacinti in fiore, il momento ideale è metà aprile.
  • Il nome deriva dal personaggio mitologico Giacinto, il ragazzo di Sparta amato e successivamente ucciso per errore dal dio Apollo: dal sangue del giovane nacquero questi fiori profumati, che già erano noti con questo nome in epoca romana.
  • In Australia, dove le stagioni sono invertite, i giacinti sbocciano a settembre durante la grande festa Floriade a Canberra, la capitale, dove 7-8 mesi prima vengono piantati più di un milione di bulbi.
  • Nel linguaggio dei fiori ha molti significati tra cui del gioco, della fantasia e dell’allegria.