Il gatto sacro di Birmania

Il gatto sacro di Birmania

Il gatto sacro di Birmania è originario della Birmania. Questo magnifico ed antico felino giunse in Europa, e precisamente in Francia, soltanto di recente, nel 1966 quando venne qui riconosciuta la razza di gatto ed ufficializzato lo standard. In Italia in realtà lo si incominciò ad allevare solo più di dieci anni dopo, nel 1979.

Narra una leggenda orientale che in Birmania il popolo adorasse una divinità femminile la cui statua veniva conservata nel tempio di Lao Tsun. La statua preziosa era fusa in oro e gli occhi della dea erano ricavati da due grandi gemme di zaffiro blu. Il culto era garantito da cento monaci che si accompagnavano ad altrettanti gatti sacri dal candido . Un malaugurato giorno i pirati assalirono e saccheggiarono il tempio uccidendo il Sommo Sacerdote mentre meditava e pregava col proprio gatto Sinh.

Il gatto vedendo morire il suo padrone salì sul corpo del monaco ed all’ istante il proprio mantello si tinse d’ oro, mentre gli occhi da gialli che erano si trasformarono in un intenso blu zaffiro. Soltanto le dita delle zampette del gatto, che appoggiavano e toccavano il corpo del Sommo Sacerdote rimasero bianche come la neve in segno di devozione e come simbolo di purezza. Questa bella e fantasiosa credenza spiega il magnifico colore del mantello di questi gatti, tuttavia l’ attenta selezione genetica ha prodotto mantelli con marcature dai colori che vanno dal marrone al blu, dal giallo crema all’ arancio- rosso, dal pregiatissimo silver al raro golden, dal lilla al cioccolato. Il mantello dorato non presenta sottopelo, ed è maggiormente lungo sui fianchi ed intorno al collo. La testa rotonda ed espressiva presenta occhi grandi e di un bel blu profondo. Il nasino non è mai schiacciato come invece nel Persiano, ma corto, grazioso, diritto. Come vuole la sacra leggenda i piedini e le manine debbono necessariamente essere coperti di bianchi guanti e bianche babucce.

Il gatto sacro di Birmania ha un carattere fantastico, giocherellone ed allegro, mai diffidente o pauroso. Apprezza assai la compagnia seguendo il proprio padrone come un cagnolino ed è quindi il compagno ideale per bambini ed anziani.

Dott. Marco Gentile, Medico Veterinario,  Albo 1622 Torino