Il furetto: storia, origini e caratteri biologici

Il furetto: storia, origini e caratteri biologici

Il furetto, Mustela putorius furo, è un mammifero carnivoro dal corpo allungato di circa 45 cm di taglia, appartenente alla famiglia dei Mustelidi. Questa famiglia comprende una settantina di specie diverse fra le quali molti animali selvatici dei nostri boschi come il tasso, l’ermellino, la donnola, ma anche la puzzola americana o il ghiottone ed il visone.

Una particolarità dei mustelidi è quella di avere delle particolari ghiandole, in posizione perianale molto sviluppate: esse secernono un liquido molto odoroso che questi animali spruzzano per marcare il territorio o per fare perdere le proprie tracce quando si sentono minacciati da un predatore.

L’utilizzo dei furetti a fianco dell’uomo è documentato fin dal primo secolo avanti Cristo, quando essi venivano impiegati per la caccia al coniglio e lo scrittore latino Plinio descrive come essi venissero lasciati liberi accanto alle uscite delle tane dei conigli selvatici per scovarli dai loro nascondigli e poterli cacciare in campo aperto. Questa pratica venatoria fu assai applicata durante il Medioevo e sopravvisse, come tradizione regionale, nel Sud Italia fino ai primi anni del ‘900. Oggi è considerata illegale.

Il furetto domestico delle nostre case discende dalla puzzola europea, progenitore selvatico.

Il corpo del furetto è lungo ed affusolato, con una testolina che, in proporzione, sembra piccina, e termina con un musetto a punta. Le orecchie sono piccole ed arrotondate, gli occhietti neri vivacissimi e brillanti, eccetto nei soggetti albini dove sono rossi. La pelliccia presenta due tipi di peli, il sottopelo chiaro molto fine, lanugginoso e fitto ed altri peli invece più lunghi e grezzi bianchi o pigmentati. Posseggono dentatura da carnivori con canini molto sviluppati. Le zampette sono corte e terminano con le manine ed i piedini dotati entrambi di cinque dita con unghi forti in rapida crescita che, periodicamente, dovranno essere accorciate.
L’andatura è buffa, da plantigrado, con la schiena un poco ingobbita, ma i furetti sanno essere molto rapidi nella fuga. I maschi, dal corpo più tozzo, raggiungono 1/1,5 kg di peso, le femmine invece oscillano tra i 500-800 g. La temperatura corporea si attesta sui 38,5-40°C.

La riproduzione avviene nel periodo primaverile- estivo da marzo a settembre, con massimo due cucciolate all’anno. La gestazione dura 40-42 giorni e possono nascere da 4 a 15 cucciolini, piccolissimi di 5-10 grammi di peso ciascuno, nudi e ciechi. Nelle cucciolate molto numerose qualche furettino neonato potrebbe non riuscire a sopravvivere e solitamente le cucciolate più robuste sono quelle di 6-8 piccoli.

Essi aprono gli occhi ad un mese circa di vita, ma lo svezzamento inizia al termine del secondo mese, e diventano adulti verso il quarto mese. La maturità sessuale si raggiunge verso gli 8-12 mesi di età.

L’alimentazione del furetto è prettamente proteica con un alto tenore di grassi, ed è oggi facilmente reperibile nei negozi specializzati.

L’aspettativa di vita è di circa 7- 10 anni.

Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino

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