I conuri, conosciamoli meglio

I conuri, conosciamoli meglio

I conuri sono ottimi uccelli da voliera, invece sono poco indicati, a nostro avviso, quali uccelli da appartamento. In effetti questi pappagallini, originari dell’ America Centrale e Meridionale, sono estremamente allegri e vivaci manifestando la loro esuberanza sia col volo, sempre attivo, sia con i continui vocalizzi e con gridolino striduli ed acuti poco conciliabili con l’ allevamento in appartamento.

La loro riproduzione in cattività è estremamente facile ed i nidiacei, se allevati ed imboccati a mano, cresceranno assai affettuosi. Ai conuri appartengono pappagalli di generi diversi: Aratigna; Enicognatus; Pyrrhura; Leptosittaca; Nandayus Cyanoliseus. Vediamo allora di esporre alcune caratteristiche per ogni genere.

Al genere Aratigna appartiene il comune ma bellissimo conuro del Sole dalla vivacissima colorazione della sua livrea. Tutti questi sono abbastanza facili da riprodurre in un’ ampia e tranquilla voliera, dove la femmina depone dalle tre alle cinque uova, un paio di volte all’ anno, incubate per 25 giorni. I nidiacei sono molto legati ai genitori infatti vengono svezzati verso i due mesi ma per altri due mesi successivi tendono a lasciare solo di rado il loro nido.

Nel genere Enicognatus due sole sono le specie il conuro australe ed il cosiddetto conuro a becco sottile. Quest’ ultimo ha una taglia di circa 40 cm. e coda di circa 20 cm. Il conuro australe invece, in natura, qualora non trovasse un tronco cavo per costruirvi il nido, si adatta ad architettare un nido con rametti e foglie nel quale depone 4- 8 uova. Entrambi si adattano bene alla vita in voliera sviluppando la loro già grande curiosità.

Il genere Pyrrhura raccoglie diverse specie di piccola taglia (20-30 cm.) ed elevata capacità riproduttiva. In essi è assai sviluppato il dimorfismo sessuale. Il conuro dorato del genere Leptosittaca vive in Ecuador e Colombia ma non è reperibile in vendita.

Originari dell’ argentina sono invece i conuri Nanday del genere Nandayus; il Cyanoliseus patagonus invece, rappresentante dell’ ultimo genere di conuri ha taglia importante raggiungendo i 45-55 cm ed è caratterizzato dall’avere la cera sul becco ricoperta di piumine.

Dott. Marco Gentile
Medico Veterinario
Albo 1622 Torino