Gymnocalycium

Gymnocalycium

Il Gymnocalycium è una pianta grassa di piccole dimensioni molto amata e ricercata dai collezionisti in alcune specie e varietà particolari. La sua colorazione peculiare è dovuta alla mancanza localizzata di clorofilla, che dà un effetto molto decorativo. Come la quasi totalità delle Cactacee, il gymnocalycium viene dall’America centrale e meridionale. La specie G. mihanovichii è diffusa soprattutto nelle zone fredde e sempre nuvolose dell’Argentina meridionale ed è per questo che ama le temperature fresche e le posizioni luminose ma non soleggiate.

FACILITA’ DI COLTIVAZIONE ♣♣♣♣♣
Pianta facilissima, indicata anche per chi non ha esperienza, aspetto simpatico e colorato, apprezzata dai collezionisti e appassionati di cactus.
Dopo l’acquisto può stare nel suo vasetto per qualche mese, poi la pianta va rinvasata in un contenitore di poco più grande del precedente (con foro di drenaggio sul fondo; bene anche le ciotole, per gruppi con altri cactus.) Utilizzare un terriccio specifico per cactacee oppure un terriccio universale arricchito con un poco di sabbia di fiume.
Non usare mai del terriccio proveniente da altre coltivazioni La fioritura è determinata da vari fattori, tra cui l’età della pianta.
I bei fiori di colore rosa-porpora durano più giorni.

TEMPO NECESSARIO PER LA CURA ♣
Bastano poche attenzioni: innaffiare quando il terriccio è del tutto asciutto e concimare ogni 20 giorni in primavera-estate.
La periodica pulizia della pianta, indicativamente ogni 15-20 giorni, è fondamentale per impedire il deposito della polvere che, nel tempo, arriva ad ostruire i pori di respirazione.
L’uso del pennellino è indispensabile sia per effettuare la pulizia che per raccogliere eventuali cocciniglie, un tipo di parassita piuttosto comune sui cactus.
Richiede annaffiature modestissime e solo quando il substrato si è del tutto asciugato; nei vasetti piccoli bastano poche gocce di acqua, in genere una volta ogni 5-7 giorni in estate e ogni 20 giorni in inverno. Il terriccio bagnato a lungo causa la rapida marcescenza del fusto. Svuotate il sottovaso dall’acqua non assorbita dopo 15 minuti.
Ha un fabbisogno nutritivo modesto: occorre concimare ogni 20 giorni dalla primavera all’estate; sospendere in autunno e inverno.
Mai eccedere con la quantità di concime: meglio poco che troppo. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio.
L’uso di un pennello morbido consente di ripulire delicatamente i cactus passando fra le spine per asportare polvere ed eventuali insetti (cocciniglie) che si  annidano nelle “pieghe” delle piante e fra le spine.

VALORE ESTETICO ♣♣♣♣
Pianta colorata e di aspetto curioso, molto adatta anche per gruppi e ciotole miste di cactus. Viene spesso messo in vendita nella versione innestata sul fusto di euforbia succulenta o del cactus Hylocereus.
Si tratta di piante piccole e con crescita lenta, ideali per piccoli spazi, perfette per il piacere del collezionismo sia nella versione innestata che in quella normale.

Ambiente:
Richiede un livello di luminosità elevato, ma non ama il sole; occorre una zona fresca, lontano da fonti di calore
Vuole temperature tra i 15 e i 25 °C; in estate può stare all’aperto in ombra luminosa; la luce intensa serve a conservare la vivace colorazione nei cactus innestati.
I gymnocalycium normali, non innestati, gradiscono sole non bruciante (di mattina), abituandoli gradualmente alla vita all’aperto.
Fioriscono in genere dopo 2-3 anni, e per fiorire richiedono un periodo di riposo in ambiente fresco, seguito da concimazione e luce intensa ma non sole pieno.

Abbinamenti:
Può vivere in vasi e ciotole con altri piccoli cactus e succulente che non richiedono esposizione al sole

Problemi e rimedi:

  • La pianta si raggrinzisce: ha bisogno di un po’ d’acqua. Inumidire leggermente il terriccio; non lasciare acqua nel sottovaso.
  • Il fusto marcisce alla base: troppa acqua. Far asciugare del tutto il substrato prima di innaffiare nuovamente.
  • Ciuffetti bianchi tra le spine: cocciniglia cotonosa. Asportare accuratamente gli insetti con un pennellino e ripetere spesso l’operazione: in genere ciò è sufficiente; se non basta, ricorrere a un insetticida.

Curiosità: 

  • Il nome viene dal greco e significa “calice nudo” in riferimento al modo in cui i fiori nascono dalla pianta, privi di protezione sul calice del bocciolo.
  • Sono i giapponesi ad aver messo a punto un’efficace tecnica di innesto su euforbia succulenta o sul cactus Hylocereus, metodo oggi utilizzato in tutto il mondo per la produzione di questo tipo di piante.
  • Come tutti i cactus, è un simbolo di forza, tenacia e capacità di resistere alle avversità della vita.

 

 

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