Cambria: l’Orchidea alla portata di tutti!

Cambria: l’Orchidea alla portata di tutti!

Prima del 1911 la Cambria non era ancora nata, o meglio, il coltivatore fiammingo che l’ha creata non aveva ancora sperimentato questo incrocio. Infatti è un genere di orchidea che non esiste in natura ma proviene dall’ibridazione tra alcune specie, quali Oncidium, Odontoglossum e Miltonia. Proprio per questo motivo la vediamo sfoggiare fioriture spettacolari molto variabili con fiori di piccole, medie e grandi dimensioni, tigrati, sfumati o di un unico colore che va dal giallo al rosso rubino sino al bianco rosa.

COLTIVAZIONE
In casa, per una crescita armonica, si deve posizionare in una zona molto luminosa, vicino a una finestra esposta a sud o a ovest, evitando il sole diretto. Se serve, schermatela con le tende di casa e tenetela lontano dai termosifoni. Da marzo concimarla ogni tre settimane con prodotti specifici per orchidee. Ma fate attenzione al substrato che, se risulta asciutto, va bagnato prima della somministrazione delle sostanze nutritive. Questo procedimento permette un assorbimento ottimale ed evita eventuali dannose concentrazioni. Verso aprile, quando le temperature si sono stabilizzate, è possibile portare il vaso all’esterno in una zona in ombra, come sotto una pianta o una pergola, al riparo dal vento e dalle fameliche lumache…!

ACQUA
Da marzo a settembre innaffiare regolarmente, ogni settimana, con il metodo a immersione, ovvero immergendo solo il vaso in acqua per alcuni minuti e poi far scolare l’acqua in eccesso per evitare i ristagni idrici. Durante i mesi freddi innaffiare circa una volta al mese se le piante sono tenute in una serra calda o in un vano scale, dove le temperature non scendono sotto i 10°C.

FIORITURA
Producono pseudobulbi allungati, abbastanza spessi, da cui si dipartono alcune foglie nastriformi. Proprio da qui si sviluppa un sottile fusto eretto, lungo circa 30 cm, con circa tre/sette boccioli che regaleranno una colorata fioritura per circa due mesi. Terminato il periodo di massimo rigoglio, recidere il fusto che portava i fiori al di sotto del quale si svilupperà un nuovo pseudobulbo rigonfio. Quando gli pseudobulbi sono ben sviluppati, riponiamo le piante in luogo fresco, evitando di innaffiarle per almeno otto settimane, in questo modo favoriremo la produzione di un nuovo stelo e la nuova fioritura l’anno successivo.

DIFFICOLTA’
Facile, adatta ai neofiti.

SCHEDA SINTETICA

Famiglia: Orchidaceae
Tipo di pianta: orchidea epifita (crescita su alberi a radice aerea)
Origine: ibrido
Dimensioni: circa 50 cm
Terreno: molto areato con torba di sfagno, bark e materiali inerti
Temperatura: minima 10°C – ideale 25°C
Esposizione: molto luminosa, no al sole diretto
Concime: a goccia o liquido specifico per orchidee
Umidità ambientale: molto alta (il bagno, ad esempio, è perfetto))
Malattie: temono acari e cocciniglia
Rinvaso: ogni due anni a fine inverno

Articolo realizzato in collaborazione con Silvia Magnano

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