Ortensia rampicante

Ortensia rampicante

L’ortensia rampicante (Hydrangea petiolaris) è una bellissima pianta di origine giapponese, a foglia decidua, perenne, sarmentosa, con tralci lunghi fino a 1,5 m, che si aggrappano da soli ai supporti (grigliati, reti…) grazie alle radici aeree. Rustica e vigorosa, non ha molte esigenze e crea sulle pareti coperture rigogliose, eleganti e fiorite. Ha foglie ovali, dai margini dentati, che si colorano in autunno di giallo oro prima di cadere. In giugno-luglio sbocciano i fiori bianco crema, riuniti in corimbi piatti e delicati che sembrano merletti, larghi fino a 25 cm. Non necessita di potature, se non per contenerne le dimensioni; nel caso, si effettuano in febbraio. Simile è Schizophragma hydrangeoides, con fiori più grandi, pianta più adatta a climi freschi e con una varietà “Roseum” che ha splendidi petali rosa, di colore intenso se è al sole in clima freschi e più pallido se è in mezz’ombra.

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Utilizzi

I suoi lunghi tralci flessuosi sono da indirizzare sui muri e muretti, tronchi d’albero, grigliati. Adatta per formare cortine verdi, dense ed eleganti, anche in posizioni ombreggiate. In alternativa si impiega come tappezzante, anche ai piedi di grandi alberi (proprio perché non teme le esposizioni ombrose, dove però fiorisce meno). Può vivere anche in terrazzo, in un vaso grande e profondo, con diametro minimo di 40 cm. Molto longeva, è adatta a coperture verticali, ma non a quelle orizzontali (pergole).

Ambiente

Preferisce la mezz’ombra, tollera bene l’ombra, mentre può stare in pieno sole solo se l’umidità atmosferica e del terreno è elevata e il clima piuttosto fresco. Ideale per climi freschi o freddi, soffre nei climi molto caldi e asciutti. Il sole forte in Pianura Padana brucia le sue belle foglie, mentre sopporta bene il gelo, fino a -15 °C.

Terreno

Si mette a dimora in ottobre-novembre oppure in marzo-aprile. Desidera un terreno fresco, e profondo, tendenzialmente acido, ben drenato, fertile, eventualmente arricchito con compost, letame ben maturo o torba. Utilizzare il substrato per acidofile.

Acqua

Occorre innaffiare con regolarità, generosamente in estate per mantenere fresco il terreno, ma senza creare ristagni idrici. Diradare gli interventi nei mesi freddi. L’acqua dovrebbe essere poco calcarea, se possibile.

Concime

All’impianto va aggiunta sostanza organica al terreno. Gradisce in primavera del concime organico (es. stallatico in polvere o pellet). Per tutta l’estate, trae vantaggio dall’aggiunta di un concime per piante acidofile all’acqua delle irrigazioni, ogni 15 giorni.

Note

Se coltivata in vaso, dopo la fioritura si tagliano tutti rami fino alla seconda foglia dalla base e si rinvasa in contenitori più grandi (o si sostituisce il terriccio superficiale se il vaso è già grande). In alternativa, dopo la prima stagione al termine della fioritura, si trasferiscono le piante in piena terra se non è possibile utilizzare una vasca molto larga e profonda.

Abbinamenti

Su muri e supporti all’ombra, cresce bene in compagnia di edere, viti ornamentali, Akebia quinata e rincospermo.

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